Giuseppe Alleruzzo, storico boss mafioso è morto nella sua abitazione di Paternò dopo una lunga malattia, all’età di 84 anni. L’uomo, a capo dell’omonimo clan, dal 2012 si trovava ai domiciliari che gli furono concessi dalla magistratura proprio a causa delle sue condizioni di salute. L’uomo, come riferisce l’agenzia di stampa Ansa nel dare la notizia del suo decesso, era stato trovato in possesso di un arsenale e di 250 grammi di cocaina e per questo era stato arrestato. Alleruzzo, considerato esponente di spicco di Cosa nostra del Catanese, fu anche uno dei maggiori pentiti. La sua collaborazione con la giustizia iniziò ufficialmente l’11 agosto 1987 dopo aver visto il cadavere della moglie Lucia Anastasi, uccisa nell’ambito di una faida tra cosche rivali nel Catanese. A distanza di 10 giorni subì un altro lutto: il figlio Santo fu assassinato. Nel giugno 1995, ancora un’altra tragedia in seguito alla sparizione della figlia. Tre anni dopo il suo corpo fu trovato in un profondo pozzo in contrada Stella. Nonostante il suo pentimento, non sono mancati i numerosi ripensamenti con accuse ritrattate e poi riconfermate. Al momento del suo arresto nel 2012, secondo i carabinieri stava per riorganizzare il suo clan.
GIUSEPPE ALLERUZZO, MORTO STORICO BOSS: GIALLO SUI FUNERALI
I funerali di Giuseppe Alleruzzo dovrebbero svolgersi domani alle 11 all’interno della chiesa di Santa Barbara ma non si esclude che nelle prossime ore possano arrivare delle disposizioni particolari dalla questura di Catania, secondo quanto ipotizzato da MeridioNews. Stando a quanto si apprende, i carabinieri di Paternò starebbero preparando una informativa da trasmettere alle autorità. Solo in seguito la questura potrebbe disporre limitazioni alla celebrazione delle esequie. Alleruzzo era alleato con il clan Assinnata, da sempre contrapposti al clan Morabito-Rapisarda. Dopo essere uscito dal carcere nell’agosto 2009, fu poi arrestato nuovamente nel 2012 ma secondo gli inquirenti era sempre rimasto attivo e stava solo cercando di ricostruire il clan. A conferma di ciò il mini arsenale ritrovato proprio nella sua abitazione. Tutte le armi erano nascoste all’interno di alcuni fustoni utilizzati per la raccolta delle olive sotterrati all’interno del fondo agricolo dello storico boss.