Aereo Von der Leyen, caso gps in tilt si tinge di giallo e l'Ue fa una figuraccia: prima accusa la Russia di sabotaggio, poi fa retromarcia (ma senza scuse)

Il caso del presunto sabotaggio del Gps dell’aereo della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen si trasforma in un giallo imbarazzante per Bruxelles, perché dopo aver accusato la Russia dell’accaduto è arrivata la retromarcia. Nonostante le immediate smentite degli esperti, le interferenze che hanno disturbato il sistema di navigazione Gps – o più tecnicamente jamming – con l’aereo diretto in Bulgaria è stato attribuito a Mosca. I sospetti sono stati respinti dal portavoce russo Peskov, ma i giornali hanno continuato a rilanciare la “pista russa”.



Neppure Flightradar24, uno dei siti di tracciamento dei voli più affidabili, è riuscito a placare le voci, eppure nel suo post aveva dichiarato che il trasponder del Falcon, su cui viaggiava Von der Leyen, aveva registrato una buona qualità del segnale dal momento del decollo a quello dell’atterraggio.

La Presidente UE Ursula Von der Leyen in volo (ANSA-EPA)

Pure il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha espresso qualche dubbio sulla responsabilità russa, ma poi la bolla dei dubbi è scoppiata. Il premier bulgaro Rosen Zheliazkov ha chiarito che quel tipo di interferenze si verificano quotidianamente, tanto che non è stata avviata alcuna inchiesta sull’accaduto.



GIRAVOLTA UE SUL CASO DEL GPS IN TILT SULL’AEREO VON DER LEYEN

Queste interferenze non sono né minacce ibride né cyberattacchi“. Poi è arrivata la smentita anche dal ministro dell’Interno Daniel Mitov, mentre il vicepremier bulgaro Grozdan Karadjov, che è anche ministro dei Trasporti, ha smentito di aver comunicato alla Commissione Ue e alla presidente Ursula von der Leyen del coinvolgimento della Russia nelle interferenze.

Euronews ha riportato la retromarcia della Bulgaria nelle accuse a Mosca, ma a imbarazzare è quella della Commissione Ue, con la portavoce che aveva parlato di informazioni ricevute dalla Bulgaria riguardanti sospetti di una “palese interferenza da parte della Russia“. Poi però è stato negato che l’interferenze fosse espressamente contro di lei e che quel tipo di incidente si verifica di frequente con gli aerei che viaggiano lungo il confine orientale europeo. Quella zona, infatti, è diventata una sorta di maxi base militare.