Israele-Hamas: le ultime notizie del giorno 141 della guerra a Gaza
Procede senza sosta la guerra tra Israele e Hamas all’interno della Striscia di Gaza, giunta ormai al 141esimo giorno consecutivo dal 7 ottobre scorso. Allo stato attuale i combattimenti si stanno concentrando soprattutto attorno alla città di Rafah, nel sud della Striscia, dove si trovano i profughi palestinesi scappati dalle bombe israeliane e, almeno secondo l’Idf, anche gli ultimi terroristi che mancherebbero ai conteggi delle vittime.
D’altronde, lo scopo della guerra contro Hamas, per Israele, è quello di eliminare la totalità dei terroristi, liberando Gaza e, probabilmente, tenendone il controllo per un tempo indefinito. L’attacco a Rafah è visto con occhio piuttosto critico dagli osservatori internazionali, nonché dai partner e dagli alleati di Tel Aviv, che tuttavia sembra intenzionata a concluderlo in ogni caso. Solamente questa notte, infatti, il premier di Israele Benjamin Netanyahu ha promesso che la guerra contro Hamas, dopo l’ingresso dell’esercito a Rafah, durerà solamente “alcune settimane“. Secondo il Times of Israel, inoltre, Netanyahu ha confermato che la stipula di un eventuale accordo per la liberazione degli ostaggi non interferirà in alcun modo rispetto all’obiettivo di attaccare Rafah.
Guerra Israele-Hamas: formalizzato l’accordo per la tregua temporanea e la liberazione degli ostaggi
Sempre su questa seconda fase della guerra tra Hamas e Israele, che dovrebbe porre fine al conflitto, l’esercito israeliano ha anche presentato, nella giornata di oggi, il piano per evacuare i civili palestinesi. Si stima, attualmente, che a Rafah in un’area di appena 62 km quadrati si trovino circa 1,3 milioni di sfollati, mentre è ignoto cosa concretamente includa il piano presentato. Similmente, sempre l’Idf ha anche dato il via libera all’accesso, nel Sud di Gaza, degli aiuti umanitari, allo scopo di “prevenire i saccheggi”.
Contestualmente, sempre sulla guerra tra Israele e Hamas, c’è grande attesa per il piano in discussione in questi giorni per una tregua temporanea e la liberazione degli ostaggi israeliani. Le discussioni stanno avvenendo, in questi giorni, a Doha, dove sono presenti rappresentanti di Egitto, Qatar e USA, oltre ovviamente che dei due contendenti. Tel Aviv avrebbe dato il via libera al piano discusso, invitando la controparte ad accettare la bozza. Si aggrava, nel frattempo, il bilancio delle vittime della guerra tra Israele e Hamas, che da parte palestinese conta 29.782 morti e 70.043 feriti (dati del Ministero della sanità di Gaza), mentre da parte israeliana poco più di 1.400 vittime, tra le quali 1.200 solamente il 7 ottobre, e più di 6.000 feriti (5.400 il 7 ottobre).