Una testimonianza su Hasib Omerovic è stata raccolta dalla troupe di “Ore 14”, trasmissione di Rai Due condotta da Milo Infante, che ha deciso di trasmetterla in occasione della puntata andata in onda nel pomeriggio di oggi, mercoledì 21 settembre 2022. A parlare senza richiesta di censura del volto e di distorsione vocale è stato Paolo, a Primavalle noto come “Er barone”: “Questo ragazzo – ha esordito, riferendosi ad Hasib – era un personaggio che importunava le donne, le ragazzine. Si tirava fuori i genitali, faceva vedere loro i film p*rno sul telefonino. Io stesso ho assistito a queste molestie”.
Successivamente, il suo racconto si è fatto ancora più dettagliato: “Faccio il karaoke tutti i venerdì sera, per cui una volta mi è capitato di vedere che c’erano tre ragazze che sono tornate indietro bianche in viso, in quanto Hasib Omerovic aveva fatto vedere loro le donne nude sul suo telefonino”. Un comportamento che l’uomo avrebbe quindi reiterato nel tempo, talvolta con gestualità e azioni ancora più gravi di quella appena descritta.
HASIB OMEROVIC, PARLA UN TESTIMONE: “IO AVEVO AVVERTITO SUA SORELLA, MA…”
Nel prosieguo dell’intervista rilasciata in esclusiva dinnanzi alle telecamere del programma di Rai Due “Ore 14”, il testimone ha spiegato che aveva cercato anche di dialogare con la famiglia di Hasib Omerovic: “Ho detto alla sorella che il nome di suo fratello stava uscendo sui social per questa storia, per cui le ho consigliato di parlargli, di dirgli di smetterla. Ci dovevamo vedere quella sera alle 21 sotto casa e io avrei parlato con lui. Dopodiché, è successo quello che è successo… Dicono che la polizia gli avrebbe detto che l’avrebbero arrestato se avesse continuato con questi comportamenti…”.
La sorella di Hasib Omerovic ha riferito che Paolo le avrebbe detto che suo fratello, comportandosi in questo modo, rischiava di finire in ospedale: “Una persona che dà fastidio alle ragazzine e mostra loro i genitali potrebbe finirci, no? Quando i poliziotti sono venuti a dirmi cosa era accaduto, io ho solo detto: siamo arrivati tardi”.