Tra le problematiche appartenenti al mondo Android, è di rilievo quella inerente la frammentazione del sistema operativo di Google. Un nodo che dovrebbe essere sciolto da Big G in qualche modo, magari con l’introduzione di licenze d’uso che impongano ai numerosi produttori di aggiornare il sistema operativo entro una data prestabilita dalla stessa azienda di Mountain View. Altri invece credono fermamente che la questione si sopravvalutata, garantendo che gli utenti in possesso di uno smartphone Android siano per la maggiore soddisfatti del modo in cui funziona. Un discorso che tuttavia non regge: non si nega la soddisfazione dei clienti, ma è anche vero che esistono versioni ben più recenti e prestanti, che ogni dispositivo sul mercato dovrebbe essere in grado di equipaggiare. Per far chiarezza circa quello che è il pensiero di Android Inc., è intervenuto Rich Miner, definendo “eccessive” le polemiche derivanti dall’argomento: “Personalmente credo che sia un problema alquanto esagerato. Non dimenticate che ci sono 1.5 milioni di dispositivi Android attivati ogni giorno, e, ad oggi, commercializzati sul mercato ne contiamo addirittura 900 milioni. Noi appassionati di tecnologia sappiamo benissimo quali funzioni stiamo perdendo, ma se chiedeste ad un normale consumatore: ‘Credi che l’OS del tuo telefono abbia bisogno di un aggiornamento?’, lui sarebbe soddisfatto dei risultati della versione attualmente installata. Per questo motivo non credo sia un così grande problema“. Non si tratta di una mancanza grave, questo è indubbio, ma che Google sia chiamata in causa per apportare qualche modifica in tal senso è necessario, sopravvalutazioni a parte.