Arriva su PC un racing game dal sapore old-school che sembra quasi riportare in auge la vena artistica alternativa di alcuni vecchi giochi di corse. Si chiama Redout, è stato sviluppato da un talentuoso team indipendente tutto italiano chiamato 34BigThings con le più moderne tecnologie grafiche e promette di offrire un’esperienza come non se ne vedevano da anni. Alla base di tutto troviamo una premessa narrativa che proietta il giocatore direttamente nell’anno 2560, periodo in cui la Terra, ormai brutalmente privata delle sue risorse naturali e profondamente segnata dal surriscaldamento globale, è diventata luogo di competizioni scavezzacollo di integerrimi piloti futuristici.
Un’interessante trama fa da impalcatura narrativa ad una voglia sfrenata di correre e sfrecciare a bordo di bolidi iper-tecnologici frutto della miglior tradizione creativa dello sci-fi videoludico. Un arcade duro e pure per come si presenta, eppure qualcosa in realtà molto familiare che ripropone meccaniche e stili già ampiamente esplorati dallo storico franchise WipeOut per PlayStation. In qualche modo l’italianissimo Redout ne tira fuori lo spirito, lo rimodella e lo ripropone sotto forma di un’esperienza classica per i più navigati ma estremamente appetibile per i neofiti del genere. La formula rimane la stessa: macchine iper-tecnologiche che fluttuano rasoterra, lanciate a propulsione verso il traguardo ma guidate ovviamente dal giocatore che, pad (o tastiera) alla mano, sfreccia lungo tracciati psichedelici alla massima velocità. L’entusiasmante esperienza che gli italiani di 34BigThing promettono di offrire sembra però essere molto più di questo: nucleo principale del gioco rimane essenzialmente la stimolante sfida proposta non solo al giocatore singolo ma anche all’intera rete con la modalità multiplayer online. Singleplayer e multigiocatore online si fondono per proporre così un parco veicoli molto ricco ed un ventaglio di numerosi tracciati tra cui scegliere. Ciascuna di queste componenti, unite a un gameplay solido e funzionale, assicurano grande varietà grazie a caratteristiche proprie di ogni veicolo presente nel titolo. Ogni giocatore potrà così scoprire e scegliere il bolide più conforme al suo approccio di gioco e alle sue abilità.
Redout è il frutto di uno sviluppo durato oltre due anni. Per crearlo, gli sviluppatori italiani di 34BigThings hanno utilizzato l’Unreal Engine 4, potente nonché famoso motore grafico targato Epic Games. Questo particolare engine ha permesso ai developer di creare tracciati ricchi di effetti, dettagli e particolari di ogni tipo. Sia sul lato ludico che tecnico, il piatto forte è però rappresentato dai veicoli, rigorosamente realizzati con il cosiddetto stile ‘low-poly’, ovvero con un ridotto numero di poligoni. Accostare la semplicità poligonale dei veicoli alla complessità degli ambienti è uno dei principali punti di forza del racing game, che di fatto, presentando uno stile grafico già esplorato e proposto in passato, ripropone un genere familiare sotto una veste rinnovata. Il gioco sarà disponibile a partire dal 2 settembre in download digitale su PC, in seguito anche su PS4 e Xbox One.