Chiamano “Dottor Google” quel fenomeno dilagante per il quale si ricorre al noto motore di ricerca per auto diagnosticarsi patologie o disturbi. Come dovremo chiamare allora quello per conoscere quando moriremo? Il gigante tecnologico è in grado, infatti, di predire il tasso di mortalità attraverso un nuovo sistema di dati che scava tra le informazioni mediche. Google utilizza un metodo di apprendimento automatico per predire la morte dei pazienti ricoverati in ospedale. La novità importante è che questo sistema ha un’accuratezza del 95% usando l’Intelligenza Artificiale. Come funziona questo sistema che predice la morte? Inserendo alcune informazioni dei pazienti – come età, genere ed etnia – e inglobandole con dati ospedalieri, diagnosi precedenti, dati di laboratorio e parametri vitali è possibile avere una predizione accurata della propria mortalità. Il nuovo sistema reperisce velocemente dati difficilmente accessibili – come le note mediche sepolte tra le cartelle dei pazienti e quella a penna o documentazione in formato pdf – e ciò contribuisce a rendere accurata questa metodologia.
GOOGLE SCOPRIRÀ QUANDO MORIRAI (CON 95% DI ACCURATEZZA)
È stato un team di ricercatori di Stanford, dell’Università di Chicago e della UC di San Francisco ad aver sviluppato il sistema di Intelligenza Artificiale. Con il passar del tempo il processo di apprendimento automatico renderà l’IA più intelligente e questo aiuterà a salvare vite e a ridurre il tempo speso compilando documenti, così il personale sanitario potrà trascorrere più tempo con i propri pazienti. Google grazie a questa ricerca ha avuto accesso a 46 miliardi di dati anonimi di pazienti, ora sta cercando di stringere nuovi accordi per avere accesso ad un numero di dati ancora maggiore. Ma dovrà fare attenzione alla raccolta dei dati sensibili, visto il recente scandalo sulla privacy che ha travolto Facebook. Ma Google assicura la massima attenzione anche da questo punto di vista. «Questi modelli hanno superato di gran lunga tutti i tradizionali modelli predittivi clinici utilizzati fino ad ora. Gli ospedali che ne faranno uso potranno migliorare le cure per i loro pazienti», ha dichiarato Alvin Rajkomar, medico e ricercatore di Google. Ma questo sistema è solo una parte del piano di Google per l’uso dell’IA: l’unità di ricerca sta infatti lavorando su altri sistemi di IA capaci di predire sintomi e malattie con accuratezza.