Prosegue la caccia a Hicham Boukssid, presunto assassino di Hui Zhou, la barista cinese uccisa a Reggio Emilia. Il ministero dell’Interno ha messo a disposizione nove pattuglie, per un totale di 27 agenti. Tutti operano dalle 7 all’una di notte, in costante sinergia con le forze reggiane. Sono tre i turni stabiliti, come le pattuglie che vengono impiegate in ognuno di esso. Le novità non sono molte. Le indagini sul brutale omicidio al bar Moulin Rouge di via XX Settembre sono andate avanti anche con il coinvolgimento delle ex, per verificare potenziali giacigli in cui il clandestino marocchino si potrebbe trovare. La polizia ha diffuso la foto di Hicham Boukssid anche ai tassisti: chiunque lo vedesse è pregato di chiamare subito il 113. Definito inizialmente «senza legami affettivi», il ricercato avrebbe tre fratelli sparsi per l’Italia. Ma anche su questa pista c’è il massimo riserbo. Non ci sono certezze infatti riguardo una loro possibile collaborazione. «É pericoloso, può commettere altri reati e deve essere subito fermato», dice al Secolo XIX una qualificata fonte investigativa che segue il caso. Il cellulare di Hui Zhou non è stato ancora ispezionato, ma la Procura valuterà le tempistiche con cui effettuare il controllo.
REGGIO EMILIA, BARISTA UCCISA: KILLER LATITANTE
Hicham Boukssid sembra sparito nel nulla. La polizia lo ha schedato ufficialmente come latitante. L’ultimo avvistamento sicuro risale a venerdì pomeriggio, in un giaciglio di fortuna sul Crostolo. L’uomo era scalzo, vestito solo con un paio di pantaloni corti e una maglia bianca. Poi si sono susseguite diverse segnalazioni, ma nessuna realmente verificata. Hicham Boukssid, come riportato dal Resto del Carlino, era noto al nucleo antidroga per alcuni suoi rapporti con spacciatori reggiani. Non ci sono reati in tal senso: nella fedina penale l’unico è per immigrazione clandestina. Ma potrebbe aver guadagnato qualcosa dallo spaccio e così avrebbe i soldi per proseguire la sua fuga dopo l’omicidio. A una settimana da quell’avvistamento ci si chiede quali siano i motivi che l’hanno portato a compiere quel folle gesto. Intanto il papà di Hui Zhou è arrivato dalla Cina per dare l’ultimo saluto alla figlia. Per gli inquirenti comunque ci sono pochi dubbi: ha sicuramente lasciato l’Emilia Romagna. E ora con ogni probabilità, come riportato dal Secolo XIX, potrebbe trovarsi in Liguria. «Tra Genova e Ventimiglia»: l’ipotesi è che stia tentando la fuga all’estero. Potrebbe imbarcarsi su un traghetto in partenza per il Nord Africa o mischiarsi ai migranti che giornalmente attraversano il confine nascosti all’interno di auto o camion.