Prosegue la vicenda giudiziaria che dal 2019 coinvolge Hunter Biden riguardo la paternità della bambina avuta da una breve relazione con una ex spogliarellista.
Hunter Biden torna nel mirino dei media. Già in passato era stato accusato di corruzione per aver incassato 50 mila dollari al mese quando era nel gruppo dirigente della società energetica ucraina Burisma e il padre gestiva come vicepresidente la politica Usa in quel Paese. Al 2019 risale invece la vicenda della paternità della piccola Navy Joan, avuta da una relazione con la ex spogliarellista Lunden Alexis Roberts. Fin da subito Biden Jr. negò di esserne il padre e persino di avere alcun ricordo del suo incontro con la madre e ne seguì una causa giudiziaria, riaperta i giorni scorsi per motivi di mantenimento.
Da allora la vicenda giudiziaria si è evoluta e oggi non esistono più dubbi su quella che inizialmente sembrava essere presunta paternità: Navy Joan, oggi 5 anni, è figlia di Hunter Biden. A dimostrarlo un test del DNA che ha attribuito certezza scientifica alla paternità stessa. Nonostante ciò Biden Jr. non ha mai voluto instaurare un rapporto con la bambina e non l’ha nemmeno mai voluta conoscere.
Hunter Biden chiede di ridurre i costi di mantenimento
Il riconoscimento della paternità ha comportato che Hunter Biden dovesse corrispondere il mantenimento deciso dai giudici. Da allora avrebbe pagato 20 mila dollari al mese per sostenere Navy Joan, per un totale di 750 mila dollari. A rivelarlo il legale di Biden Jr., Abbe Lowell, come riporta il New York Post. Una settimana fa si è tenuta una nuova udienza presso il tribunale dell’Arkansas , a cui ha presenziato lo stesso Hunter Biden. Per il tramite degli avvocati avrebbe presentato lo scorso settembre la richiesta di corrispondere una somma inferiore per il mantenimento della bambina a causa, a suo dire, di un presunto “sostanziale cambiamento materiale” nella sua situazione finanziaria.
Di parere opposto ovviamente i legali della Roberts, che al contrario parlerebbero di una sua vita tutt’altro che indigente come vorrebbe far credere. La prossima udienza è fissata per luglio. Nel frattempo però Biden Jr. ha dovuto comunicare per iscritto ai giudici le sue attuali finanze, comprensive degli investimenti, delle sue vendite d’arte e di ogni altra transazione finanziaria.