Il film "I bambini di Gaza - Sulle onde della libertà" racconta la storia di un'amicizia che sembra impossibile
I bambini di Gaza – Sulle onde della libertà è un film del 2024 che il regista Loris Lai al suo debutto ha realizzato ispirandosi al romanzo “Sulle onde della libertà” di Nicoletta Bortolotti.
Il film racconta la storia di due ragazzini, Alon (interpretato da Mikhael Fridel), israeliano, e Mahmud (interpretato da Marwan Hamdam), palestinese, che durante la seconda intifada diventano amici nella Striscia di Gaza.
A creare questa amicizia è la comune passione per il surf e l’incontro con Dan (ex campione di surf interpretato da Tom Rhys Harries), che insegna ai due ragazzi come cogliere il vento favorevole per poter esprimere al massimo la loro capacità di volare sulle onde. Così in questo buttarsi insieme sulle onde diventa vera la frase che dice Mahmud: “Gaza è casa mia: sulla terra sembra una prigione, ma in acqua non ci sono più confini”. In acqua scoppia qualcosa che sulla terra sembra essere impossibile, l’amicizia tra questi due ragazzi.
La storia raccontata è così molto semplice quanto miracolosa, fa vedere come dentro la libertà dell’acqua si vincano i limiti drammatici presenti in questa striscia di terra che è oggi conosciuta da tutti per la tragedia che lì vediamo compiersi, la Striscia di Gaza: due ragazzini, Alon e Mahmud, diventano amici dentro questa passione che li accomuna, il surf, e così sconfiggono quella che è la logica dominante di quella striscia di terra e che il film fa vedere, la logica per cui l’altro è nemico.
Il film documenta in modo analitico come i bambini di Gaza crescano dentro un mondo segnato dall’odio e fa vedere come sia i gruppi terroristici palestinesi, sia lo stesso papà di Alon abbiano un’idea purtroppo molto chiara: le possibilità sono due, o che lì vivano i palestinesi o che lì vivano gli israeliani. Sono Alon, Mahmud e anche Dan che indicano in modo commovente che esiste una terza possibilità, che è più ciò che unisce di ciò che divide palestinesi ed ebrei, e che quindi possa nascere un’amicizia.
Alon e Mahmud per diventare amici devono però andare contro la logica dominante a Gaza, i bambini crescono come nemici, e il film fa vedere come i due ragazzi debbano scontrarsi contro gli altri bambini e contro gli adulti per diventare amici: non è semplice per loro vivere questa amicizia, il film mostra gli ostacoli che ci sono e che i due ragazzi devono affrontare così che la loro amicizia nata sull’acqua si affermi. Tutto a Gaza è contro, tutto tranne il desiderio che si possa essere semplicemente umani.
Così questo è il film dell’impossibile e vederlo oggi è guardare a Gaza portando dentro la speranza che questo impossibile si realizzi e la strada è semplice, è quella che il film indica: tornare a essere umani e l’umano è il riconoscimento dell’altro come fratello, non nemico, ma amico.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.
