Ci sono Paesi nel mondo che offrono incentivi e perfino stipendi extra a chi si trasferisce sul loro territorio. E per ragioni molto pratiche.
Vuoi vivere lontano dall’Italia? Ecco i Paesi che ti pagano per trasferirti (e perché in tanti ci stanno pensando davvero).
Sempre più italiani (giovani professionisti, nomadi digitali, pensionati ma anche famiglie in cerca di nuove possibilità) stanno accarezzando un’idea che fino a poco tempo fa sembrava una fuga romantica: lasciare l’Italia per cominciare una nuova vita all’estero. Non si tratta solo del classico sogno americano o della voglia di scoperta, ma di una concreta volontà di trovare un’alternativa che combini qualità della vita e un nuovo tipo di benessere.
A dare ulteriore spinta a questa tendenza sono alcuni Paesi e città nel mondo che, per contrastare il progressivo spopolamento e attirare nuovi investimenti, offrono veri e propri incentivi a chi decide di stabilirsi sul loro territorio. Si va da contributi all’acquisto di case a sovvenzioni per l’avvio di attività, ma in alcuni luoghi si garantisce persino uno stipendio annuale. E non è affatto fantascienza come molti potrebbero pensare.
Dall’Irlanda agli Stati Uniti, quando trasferirsi diventa un affare
Tra i Paesi più generosi c’è l’Irlanda, già nota per la sua fiscalità favorevole alle imprese. Oggi chi decide di trasferirvi un’attività imprenditoriale può accedere a incentivi molto vantaggiosi che possono toccare anche il milione di euro per investimenti di rilievo. Una politica che sta immancabilmente attraendo startup e innovatori.
Spostandoci negli Stati Uniti c’è l’Alaska, che ogni anno distribuisce una quota dei proventi derivanti dal petrolio a tutti i suoi residenti. Si tratta di un “bonus” annuale che può variare considerevolmente (negli ultimi anni è oscillato tra i 340 e i 3300 dollari a persona. In pratica una sorta di extra reddito garantito per il solo fatto che si vive lì.
Alcune città americane hanno lanciato dei programmi per rivitalizzare aree urbane e stimolare l’economia locale. A New Haven, nel Connecticut, chi acquista una casa può ottenere fino a 80.000 dollari per ristrutturazioni oriuentate al risparmio energetico. Un’operazione che ricorda molto il Superbonus italiano.
A Baltimora, invece, l’iniziativa Buying Into Baltimore offre contributi fino a 5000 dollari per l’acquisto di una casa. A questi si aggiungono altri incentivi (fino a 10.000 dollari) per chi decide di ristrutturare.
Anche il Colorado si distingue per i suoi aiuti. Lo Stato copre il 4% del valore del mutuo per chi acquista una nuova casa, un vantaggio che può rappresentare un sostegno decisivo per molti. La misura punta ad attrarre nuovi residenti ma anche a stimolare il settore edilizio e le comunità locali.
Ma forse la proposta più singolare arriva dal Giappone, e precisamente dalla cittadina di Mishima. Qui chi decide di trasferirsi può ricevere fino a 1000 euro per le spese di trasloco, un bonus alla nascita del primo figlio e un ulteriore contributo per chi vive da solo. C’è perfino la possibilità di ricevere una mucca gratuitamente come forma di incentivo all’autosufficienza e alla vita rurale.
Questi incentivi possono senz’atro fare la differenza tra una scelta difficile e un nuovo inizio pieno di prospettive. Dopotutto, trasferirsi non è più solo un sogno esotico. In molti casi, dati i tempi che corrono, è una scelta razionale. E il Paese che ti accoglie e che ti aiuta anche economicamente diventa una scelta intelligente.