Le più woke tra le università USA, secondo un recente articolo del quotidiano La Verità, negli ultimi giorni si stanno trovando ad affrontare una complicata e delicata situazione, con sempre più studenti che manifestano a sostegno di Hamas o della Palestina, causando una generale fuga degli investitori. Un vero e proprio paradosso, anche e soprattutto considerando che molti tra i manifestanti woke sono anche appartenenti alla comunità queer, che non gode di alcun tipo di riconoscimento da parte dei terroristi di Hamas o in generale del mondo arabo, che anzi tendono a condannare le identità fluide e gli amori o le relazioni tra persone dello stesso sesso.
Il paradosso woke delle università USA tra queer e Hamas
Insomma, mentre nelle università USA più woke si registrano sempre più manifestazioni a favore della causa palestinese brutalmente portata avanti con i metodi opinabili di Hamas, non si può fare a meno di constatare anche un generale calo dei finanziamenti da parte degli investitori. Questi ultimi, infatti, rappresentano la spina dorsale delle università americane, ma sembra che non siano disposti a far trasparire in nessun modo messaggi di riconoscimento o appoggio ai palestinesi e ai terroristi.
Il controsenso in tutto questo, secondo La Verità, è che dal punto di vista dell’ideologia woke le università USA si sono lanciate in ogni difesa possibile, sostenendo che ognuno doveva essere libero di dire, pensare, provare e amare ciò che meglio credesse, ma davanti ai messaggi di sostegno ad Hamas quella libertà è immediatamente venuta meno. Non solo, perché secondo il quotidiano, questa situazione dimostrerebbe anche perfettamente come i fondi erogati fino a questo momento dai finanziatori delle università USA sembrino legati, in qualche modo, alla promozione dell’ideologia woke, più che a veri e propri interessi accademici. Insomma, accusa La Verità, fondi per sostenere il pensiero unico, ma non per sostenere veramente la ricerca, passata automaticamente in secondo piano a causa del sostegno ad Hamas.