Iddo Netanyahu, fratello del premier israeliano Benjamin, intervistato dal quotidiano Il Giornale: queste sono le sue principali parole
Il fratello del primo ministro israeliano, Iddo Netanyahu, è stato intervistato nella giornata di ieri dai microfoni del quotidiano Il Giornale, e le prime parole sono state sulla differenza con la guerra del 1973, combattuta dallo stesso: “Oggi ci sono centinaia di chilometri di tunnel sotterranei, dal punto di vista di Hamas più civili muoiono è meglio è per la loro propaganda”. Il fratello del primo ministro israeliano, che è anche uno scrittore, un medico e un drammaturgo, punta quindi il dito verso l’Occidente: “C’è tanta ipocrisia”, facendo riferimento alle critiche piovute negli ultimi mesi nei confronti di Israele, un Paese che ha “osato combattere un’organizzazione terroristica”, dopo che donne e bambini sono stati “massacrati nei modi più orribili”.
Netanyahu la definisce “il teatro dell’assurdo”. Ma le critiche verso l’Occidente non sono ancora finite: “Hamas vuole distruggere non solo Israele ma l’Occidente, ma rifiutano di riconoscerlo” e qualora i palestinesi dovessero uscirne vittoriosi da questa guerra: “Darebbe un enorme impulso ai Fratelli musulmani in tutto il mondo arabo, mettendo in pericolo i regimi moderati”.
Per il fratello di Netanyahu non è possibile criticare i soldati israeliani che stanno combattendo contro chi ha “violentato le nostre donne, tagliato parti del corpo” e commesso molti altri orribili delitti. In ogni caso per Iddo Netanyahu l’umore è molto migliorato in Israele dopo lo scoppio della guerra, soprattutto dopo il conflitto lampo con Iran: “Teheran non è razionale, rischierebbero la morte di milioni dei suoi cittadini in una guerra nucleare pur di raggiungere i propri obiettivi”.
IDDO NETANYAHU: “L’IRAN PRONTO A UCCIDERE MILIONI DI PERSONE”
Un Iran che sarebbe pronto anche a colpire l’Europa, aggiunge il medico: “Chi pensate sia destinato il programma nucleare di Teheran?”, domanda sarcastico per poi dirsi sorpreso che l’Ue non abbia mai pensato ad un’azione militare contro l’Iran fino ad oggi. “Europa debole e in declino, speriamo non permanente”.
Ovviamente Nentanyahu si trova in disaccordo con gli stati che di recente hanno riconosciuto la Palestina, come Gran Bretagna e Francia, parlando di “barzelletta”: “Loro non vogliono essere riconosciuti come stato ma vogliono che Israele non esista”, replica schietto. Il fratello del primo ministro israeliano rimanda al mittente anche chi accusa che Tel Aviv non stia facendo abbastanza per aiutare i civili a Gaza: “Mandiamo ogni giorno centinaia di camion di cibo, ma Hamas ruba gli alimenti”. Netanyahu ha ricordato che “in ogni guerra c’è sempre un po’ di fame”, smentendo il genocidio: “Israele non massacra intenzionalmente i civili, nutriamo i nemici e credo che nessuno lo abbia mai fatto, avvertendo anche la popolazione di mettersi al sicuro prima di colpire”.
IDDO NETANYAHU: “QUELLA FOTO DEL BIMBO DEL NYT…”
Per Iddo Netanyahu, Hamas sta vincendo la propaganda anche grazie alla stampa occidentale, citando il caso del New York Times che ha pubblicato la foto di un bimbo emaciato simbolo della fame a Gaza: “Ma in realtà era un bambino che aveva già una malattia. Potevano verificarlo ma avevano fretta di accusare Israele”. Il fratello del primo ministro sembra un po’ sconfortato: “Siamo abituati noi israeliani alle accuse, è successo anche nel Medioevo e negli anni ’80, la gente ci crede”.
E’ quindi positivo il giudizio di Iddo verso il governo del fratello: “Abbiamo distrutto Hezbollah e il programma nucleare iraniano e siamo sulla buona strada per distruggere Hamas”. Manca però una struttura a contrasto della propaganda “Per questo non abbiamo il sostegno dell’opinione pubblica”. Guai però a chi giudica il governo israeliano come estremista: “Hamas sono come i nazisti, non può continuare ad esistere”.
IDDO NETANYAHU SUI COLONI E LA CISGIORDANIA
Un altro argomento di ampio dibattito internazionale da quando è scoppiata la guerra in Medioriente riguarda le violenze dei coloni israeliani, che i fatti di cronaca narrano siano in crescendo, ma non per Iddo: “Ridicolo”, aggiungendo che si tratta di casi occasionali per lo più di rappresaglia, precisando che sono gli stessi coloni a subire violenza da parte dei palestinesi, “Mutilati o uccisi”. Per quanto riguarda gli insediamenti, invece, precisa che si tratta di “aree essenziali per controllare la Cisgiordaniaia”, ricordando con Tel Aviv non sta costruendo città in terra straniera ma villaggi in quella che fa è “parte della storia ebraica da millenni”.
Secondo Iddo Netanyahu alla fine si arriverà ad annettere porzioni di Cisgiordania a Israele: “E’ vitale per la nostra sicurezza” spiega, citando la Valle del Giordano. In chiusura di intervista Iddo Netanyahu accenna ad una possibile fine della guerra: “Senza i tunnel, gli ostaggi e i civili sarebbe stata più veloce la guerra, Hamas si arrenderà prima o poi? E’ possibile”.