IL RE 2/ La serie che regge grazie alla “trasformazione” di Zingaretti

- Antonio Napoli

Su Sky è arrivata la seconda stagione de Il Re, serie che sembra reggere grazie alla bravura dell'attore protagonista Luca Zingaretti

IlRe2 WEB1280 640x300.jpeg Il Re 2, la serie disponibile su Sky

La completa trasformazione dell’ispettore Montalbano nella figura più complessa e inquietante di Bruno Testori, direttore-padrone del carcere di San Michele, è compiuta. La nuova stagione de Il Re – ancora più della precedente – consente al pubblico più affezionato di dimenticare, senza rammarico, l’ispettore siciliano creato dalla fantasia di Camilleri – la Rai ne ha prodotte ben 15 stagioni dal 1999 – e di vedere Luca Zingaretti in questa nuova veste. Ora però su Sky, che distribuisce, oltre ad aver prodotto in collaborazione con Wildeside, gli otto episodi della seconda stagione.

Ovviamente molti sono i punti in comune tra i due personaggi: entrambi svolgono indagini solitarie, accompagnati al massimo da un piccolo gruppo di collaboratori fedeli quanto sciatti, e si imbattono spesso in donne che, affascinate dal personaggio tenebroso, sono disposte a dare una mano, ma senza alcuna possibilità di avere accesso alla sua vita sentimentale. Come in questa seconda stagione, quando a cedere al fascino di Testori è Claudia Agosti, una giovane avvocata che assiste uno dei detenuti coinvolti nella vicenda, interpretata dall’attrice di origini bielorusse Caterina Shulha.

Chi è Bruno Testori? È il direttore di un carcere, come tanti in Italia, pieno zeppo di detenuti, che ben rappresentano le famiglie criminali che operano sul nostro territorio: i napoletani, i siciliani, gli arabi, quelle dell’est europeo. Testori gestisce la casa circondariale S. Michele con modi sbrigativi, spesso oltre i limiti della legge, rispettando solo una sua personalissima idea di giustizia, scegliendo di volta in volta cosa è consentito e cosa no. Ad esempio, per capirci, non si scandalizza affatto che nel suo carcere entrino droga, telefonini e quant’altro. Basta che lui e la sua squadra abbiano il controllo su tutto.

Questa assoluta autonomia regge fino a quando una magistrato, Laura Lombardi interpretata da Anna Bonaiuto, non comincia a insospettirsi e decide di guardare con più attenzione a quello che succede lì dentro. Nel tentativo di coprire le sue responsabilità, però, le cose sfuggono di mano, e Testori viene accusato di traffico di droga e della morte di un detenuto. La seconda stagione inizia proprio con l’ingresso del Re in carcere da indagato per questi gravi delitti. La situazione sta per precipitare – in primo luogo per la sua sicurezza, visto i nemici che ora possono trattarlo come un comune mortale – quando Testori riceve una proposta da parte di un nuovo comandante dei servizi segreti, tal Gregorio Verna interpretato da Fabrizio Ferracane, che conoscendo i suoi metodi sbrigativi e qualche pecca del suo passato, gli propone di lavorare per lui.

Testori non può che accettare, ottenendo come contropartita di vedere svanire le accuse a suo carico e di ritornare a fare il suo lavoro di direttore. Però ben presto si rende conto che quello che deve fare – cioè spiare un detenuto “speciale” finito in custodia al S. Michele – non solo non è così semplice, ma soprattutto lo conduce a conclusioni assai diverse da quelle che immaginavano (o pretendevano) gli uomini dei servizi. Si sviluppa così una complessa storia che porta Il Re alla verità su un intrigo internazionale, collegato a traffici illegali di idrocarburi e a pezzi di servizi segreti deviati.

Com’è già accaduto per Montalbano, la serie è costruita essenzialmente sulle qualità di uno degli attori italiani più bravi, in grado di dare spessore e credibilità a una storia tutto sommato assai inverosimile. Zingaretti/Testori nei panni del nostro Re rivela un tratto di umanità e una sofferenza interiore che lo porta a essere un personaggio accettabile, al di là della sua discutibile idea di legalità. Questo però serve solo a coprire ancora una volta i limiti di una produzione italiana che, come capita spesso, non è in grado di competere con la qualità, i cast e i mezzi dell’offerta streaming di questi anni.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI





© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultime notizie di Fiction e Serie TV

Ultime notizie