In questi giorni di quarantena e di stop per molti programmi televisivi, Mediaset ha deciso di riproporre alcune delle saghe più amate e famose del cinema. Dopo Harry Potter e Twilight è infatti il momento di rivivere le avventure dei protagonisti de Il Signore degli anelli. La saga è divisa in tre film ispirati ai romanzi di J.R.R. Tolkien. Chi ha avuto modo di assaporarne la storia sia in versione cartacea che al cinema sa però che sono tante le differenze presenti tra le due trasposizioni. Molte di queste sono di carattere temporale, a partire dal tempo che intercorre tra la festa di compleanno di Bilbo e il momento in cui Gandalf torna nella contea degli Hobbit, a casa Baggins, per sapere se Bilbo possiede effettivamente l’unico Anello. Nel libro questo tempo è infatti molto più lungo e corrisponde a ben 17 anni. Ma anche i tempi della partenza nel libro sono dilatati: Frodo decide di lasciare Casa Baggins ma prima trasla sempre nella Contea, poi va a Brea in settembre.
Il Signore degli Anelli, differenze tra libro e film: la partenza di Frodo e non solo
Ma le differenze tra film e libri del Signore degli anelli non finiscono qui. Se dunque anche i tempi della partenza di Frodo per la sua grande avventura verso Mordor son o differenti, anche sul finale non mancano cambiamenti: il libro La Compagnia dell’Anello termina infatti prima che Aragorn e il resto della compagnia si mettano alla ricerca di Merry e Pipino. E ancora nel libro de La Compagnia dell’Anello non ci sono cenni chiari sull’origine degli Uruk-hai. Nel film però si intuisce chiaramente che il loro creatore sia Saruman, ma nel libro bisognerà attendere Le Due Torri per sapere da Barbalbero che lo stregone stava creando due nuove razze di guerrieri, scaturite dall’unione di goblin e uomini e uomini e orchi. Queste sono solo alcune delle differenze tra le due versioni che, come spesso accade, si distinguono in molti dettagli.