Ilaria Bugetti, chiesti arresti domiciliari per sindaca Pd di Prato: è indagata per corruzione e c'è anche l'ombra della massoneria dietro la sua elezione

CHIESTI I DOMICILIARI PER ILARIA BUGETTI, SINDACA DI PRATO

Una bufera si abbatte sul PD dopo che la sindaca di Prato, Ilaria Bugetti, è finita al centro di un’inchiesta per corruzione. La Procura di Firenze, che ha chiesto i domiciliari per l’esponente dem, ha scoperto presunti legami opachi con un imprenditore locale, Riccardo Matteini Bresci, il quale avrebbe finanziato la campagna elettorale e fatto assumere la stessa Bugetti in una società a lui collegata, quando era consigliera regionale, in cambio di favori politici e amministrativi, come facilitazioni burocratiche per il suo business.



Inoltre, in questa vicenda si allunga pure l’ombra della massoneria, perché Matteini Bresci è maestro venerabile di una loggia massonica di Prato. Dalle intercettazioni, stando a quanto riportato da La Verità, è emerso che l’imprenditore tessile avrebbe mobilitato la massoneria proprio per far votare Ilaria Bugetti.



Carabinieri e Polizia (Foto Ansa)

Ci sono delle telefonate intercettate in cui lo si sente definire la sindaca di Prato una sua “creatura”, uno strumento che ha “benedetto” per avere qualcuno nel governo locale che lo ascolti. La sindaca stessa viene definita “massona” da alcune fonti intercettate.

GLI INTRECCI TRA LA SINDACA PD E L’IMPRENDITORE MASSONE

Per quanto riguarda i presunti favori ricevuti dall’imprenditore, si parla di pressioni sulla Regione Toscana per far approvare decreti a favore delle sue aziende, una modifica di un decreto già approvato, la concessione di un terreno pubblico a condizioni agevolate e tentativi di riduzione di costi legati alla fognatura industriale del Gruppo Colle.



La sindaca di Prato, dal canto suo, avrebbe percepito 85 mila euro da una società legata all’imprenditore, senza svolgere effettivamente alcuna attività lavorativa. La Procura di Firenze parla di un rapporto “strutturato, patologico e illecito” tra le parti, con un’influenza sulla sindaca che è persistente. Anche per questo sono state chieste misure cautelari urgenti: l’obiettivo della magistratura è interrompere questo rapporto illecito.

I magistrati avevano chiesto al GIP l’arresto dei due indagati senza la concessione dell’interrogatorio prima della misura, essendo un’opzione prevista dalla riforma Nordio, ma il giudice vuole ascoltare la versione di entrambi prima di prendere una decisione.

L’INCHIESTA E LE REAZIONI POLITICHE

L’inchiesta era partita da un’attività investigativa sulla criminalità cinese, ma durante le investigazioni erano emersi altri filoni, come quello in cui Matteini Bresci è stato arrestato, sempre per corruzione, ma con l’ex comandante dei carabinieri di Prato, Sergio Turini, al quale ha parlato di Bugetti come del suo “attrezzo”.

In vista delle elezioni a sindaco, che poi la politica del PD ha vinto, l’imprenditore ha rivendicato il ruolo della massoneria nella carriera politica della stessa. Dopo che è scoppiata la “bomba”, con la notifica dell’avviso di garanzia e le perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta della DIA di Firenze, la sindaca di Prato ha diffuso un comunicato per dichiarare di essersi messa a disposizione delle autorità, pronta a spiegare le sue ragioni, visto che ritiene che il suo operato sia stato corretto.

Se il PD, tramite il governatore toscano Eugenio Giani e il segretario regionale Emiliano Fossi, ha espresso solidarietà a Ilaria Bugetti, tra dichiarazioni garantiste anche da parte dell’ex sindaco di Firenze, Dario Nardella, e del deputato Marco Furfaro, l’opposizione invece è dura; pur ribadendo il principio della presunzione d’innocenza, ventila le dimissioni, anche perché l’operatività del Comune in questa situazione è a rischio.