"Immigrati non ci pagheranno le pensioni, sono un costo"/ +18,5% stranieri percepiscono assegno dall'Inps
Gli extracomunitari sono un costo anziché una risorsa? A sollevare il dubbio sono alcuni dati evidenziati da La Verità, in particolare quelli dell’Osservatorio sugli stranieri raccolti dall’INPS, da cui emerge che gli stranieri non stanno pagando affatto le pensioni degli italiani, a differenza di quanto era stato promesso anni fa, ma anzi sono gli italiani a pagare sussidi e pensioni agli stranieri. Molti di loro, infatti, percepirebbero le prestazioni INPS non coperte dai contributi versati.
Il direttore Maurizio Belpietro, nella sua analisi, segnala che molti immigrati hanno redditi bassi, versano pochi contributi e in futuro avranno pensioni insufficienti che lo Stato dovrà integrare, concludendo che gli immigrati usano più servizi pubblici di quanto contribuiscano tramite tasse e contributi e quindi sarebbero “un costo” per la collettività.
I DATI INPS SUGLI STRANIERI, COMUNITARI E NON
Per quanto riguarda i dati INPS citati, afferma che 378 mila stranieri ricevono una pensione (+18,5%) e 252 mila ricevono prestazioni di sostegno al reddito. Molte pensioni agli stranieri non sarebbero previdenziali, quindi non deriverebbero da contributi versati, ma sarebbero assistenziali, pagate tramite tasse.

Le prestazioni a sostegno del reddito riguardano immigrati disoccupati o in mobilità, e quindi ricevono un sussidio statale. Sarebbero 322 mila gli stranieri che godono di un trattamento non coperto da contribuzione, quindi a spese degli italiani.
IL NODO DEI REDDITI BASSI
La maggior parte dei lavoratori stranieri avrebbe redditi bassi (circa 16 mila euro annui); di conseguenza, anche le pensioni future saranno basse e dovranno ricevere integrazioni dallo Stato.
Altro dato riguarda la povertà: le famiglie di stranieri in Italia avrebbero un’alta incidenza di povertà (35% in povertà assoluta), quindi non possono sostenere con i contributi le pensioni degli altri, ma anzi richiedono più sostegno pubblico. Molti immigrati, secondo i dati esaminati da Belpietro, beneficiano di sanità, scuola e servizi sociali finanziati dalla collettività, per cui il peso fiscale ricade sugli 11 milioni di contribuenti italiani “pieni”.
D’altra parte, va tenuto anche conto del fatto che gli stranieri che lasciano l’Italia prima della pensione spesso non recuperano i contributi versati e che la maggior parte delle pensioni “agli stranieri” è di importo molto basso. Molti studi (da quelli INPS all’OCSE) indicano che il saldo fiscale complessivo degli stranieri è leggermente positivo, non negativo.
