Germania, Ministero chiede riforma per facilitare rimpatri di clandestini ma la Corte Ue potrebbe bocciare la lista dei paesi sicuri di origine
Germania, il governo verso la revisione delle politiche per le richieste di asilo sta preparando una lista di paesi sicuri di origine nei quali poter procedere alle espulsioni. La verifica, come dichiarato da vari esponenti della maggioranza, potrebbe basarsi su dichiarazioni delle autorità locali che certifichino che non sono in atto persecuzioni statali, ma gli stessi requisiti potrebbero creare un ostacolo burocratico con la Corte di Giustizia Europea, che recentemente in una sentenza ha stabilito che le fonti dovranno essere verificate in modo da poter avere la certezza che nel paese in questione ci siano adeguate protezioni per tutta la popolazione, incluse le minoranze.
Questo criterio quindi creerebbe un blocco per alcune nazioni che già la Germania aveva designato come sicure per i rimpatri come: Algeria, India, Marocco e Tunisia, ai quali la coalizione prevedeva di aggiungerne altri prima di formulare un decreto ufficiale. Nel frattempo il Ministero dell’Interno sta spingendo per una riforma delle procedure, al fine di facilitare le pratiche per contrastare gli ingressi clandestini proponendo nuove limitazioni.

Germania, Corte Ue potrebbe bocciare lista paesi sicuri di origine per le espulsioni
Mentre la Germania è alla ricerca di paesi sicuri nei quali rimpatriare gli immigrati illegali, la Corte Europea prevede nuove limitazioni per le liste di tali nazioni nelle quali potrebbero tornare i soggetti colpiti dai provvedimenti chiedendo garanzie sulla presenza o meno di pericolo di persecuzioni statali. Il Ministero va verso una riforma della legge per le richieste di asilo, che potrebbe facili tare tali pratiche di rimpatrio, quando la provenienza dei migranti lo consente in base alla designazione.
Nel frattempo però l’elenco dei paesi si restringe, non solo a causa dei vincoli della Corte Ue ma anche da ostacoli che l’opposizione al governo sta ponendo sugli stessi requisiti. La sinistra infatti ha chiesto una revisione completa della lista, sostenendo che Georgia e Moldavia debbano essere eliminati a causa del mancato rispetto dei diritti umani per alcune minoranze e per le parti di popolazione che non sono filo russe. Allo stesso modo, i giudici potrebbero vietare l’inserimento di Tunisia e Algeria, che già la coalizione tedesca aveva designato come sicure, a causa delle persecuzioni nei confronti degli omosessuali.
