Brutte notizie per l’economia italiana. L’Istat ha diffuso oggi due dati che non sono certo incoraggianti. Il primo riguarda la stima preliminare del Prodotto interno lordo per il secondo trimestre 2012, che, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, risulta diminuito dello 0,7% sul trimestre precedente e del 2,5% rispetto al secondo trimestre del 2011. Il dato è linea con le aspettative e, secondo quanto spiega l’istituto nazionale di statistica, il calo congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutti e tre i grandi comparti di attività economica: agricoltura, industria e servizi. A questo punto la variazione del Pil acquisita per il 2012 è pari al -1,9%. Il secondo dato diffuso dall’Istat riguarda la produzione industriale. Il dato relativo al mese di giugno segna un -1,4% rispetto a maggio. Nella media del trimestre aprile-giugno l’indice ha registrato una flessione dell’1,7% rispetto al trimestre immediatamente precedente. Corretto per gli effetti di calendario, spiega ancora l’Istat, a giugno l’indice è diminuito in termini tendenziali dell’8,2% (i giorni lavorativi sono stati 21 come a giugno 2011). Nella media dei primi sei mesi dell’anno la produzione è diminuita del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Va detto che gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano variazioni tendenziali negative in tutti i comparti. La diminuzione più marcata riguarda il raggruppamento dei beni intermedi (-10,2%), ma cali significativi si registrano anche per i beni di consumo (-8%) e per i beni strumentali (-7,5%). Diminuisce in modo più contenuto l’energia (-2,1%). Nel confronto tendenziale, l’unico settore in crescita è quello dell’attività estrattiva (+1%). Le diminuzioni più ampie si registrano per i settori delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-14,6%), della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-13,1%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi (-12,9%).
Pesante la situazione della produzione nel settore dell’auto: a giugno il calo è stato del 22,5% rispetto a giugno 2011, mentre nel primo semestre dell’anno la diminuzione tendenziale è stata del 20,1%.