“Siamo molto preoccupati per le voci circolate in mattinata relative a una possibile chiusura di Ice. Accomunare il ruolo di Ice a quello di altri enti ritenuti inutili è un gravissimo errore”. Queste le parole di Alfredo Mariotti, segretario generale di Federmacchine, la federazione che rappresenta i costruttori italiani di beni strumentali, il quale si è detto assolutamente contrario all’eventuale chiusura dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. “Ice – ha aggiunto Mariotti – è uno strumento operativo indispensabile per le Pmi italiane che vogliono internazionalizzarsi. La sua chiusura, in un momento di crisi come l’attuale in cui i fatturati derivano prevalentemente dall’export, sarebbe il più grande autogol a vantaggio dei competitori stranieri”. Quindi, “se l’assenza di un ministero dedicato all’export è già un’anomalia”, ha concluso il segretario generale di Federmacchine, “la cancellazione di Ice creerebbe grandi problemi alle imprese manifatturiere e al settore del bene strumentale in particolare che, con 4.200 imprese e 29.2 miliardi di fatturato, destina oltre l’80% della produzione oltre i confini italiani”.