L’assemblea annuale di Edilegno Arredo che si è tenuta venerdì a Sesto San Giovanni ha eletto Massimo Buccilli come nuovo presidente. Succederà ad Alberto Lualdi, che ha ricoperto l’incarico in questi anni. Nel congedarsi dagli associati, il presidente uscente ha sottolineato: “Lascio questo incarico non dico con piacere ma quasi volentieri, perché la situazione non è proprio così esaltante e non invidio chi sarà il prossimo presidente. Rispetto a quando ho incominciato il momento è molto più complicato e più difficile. Ci possono essere sicuramente delle opportunità e delle potenzialità, magari durante la giornata potremo ridiscuterne e riparlarne, ma è questa la situazione”.
Lorenzo Bellicini, direttore Cresme, ha invece evidenziato come “sette mesi fa avevamo tanta speranza e nessun segnale, due mesi fa eravamo pieni di segnali positivi, poi con maggio-giugno è arrivata la gelata. La ripresa ha le caratteristiche di una pallina da ping-pong che rimbalza, non è un fenomeno lineare ma caratterizzato da alcuni alti e bassi”. Per Bellicini le difficoltà congiunturali degli ultimi mesi non ci devono rendere pessimisti sul futuro, se si pensa che a livello mondiale le previsioni per il fatturato del mercato delle costruzioni nel periodo 2013-2025 sono di un aumento del 70%. Le previsioni per l’Italia sono di un aumento dello 0,2% nel 2014, dell’1% nel 2015 e dell’1,7% nel 2016, con una produzione nel settore delle costruzioni che nel 2013 ha raggiunto un valore pari a 175 miliardi di euro.
Bellicini ha inoltre aggiunto: “Il settore edilizia arredo sostanzialmente ha delle dinamiche congiunturali, ma il tema in questo momento più importante è quello della riconfigurazione del settore. Quanto sta avvenendo è come il Big Bang, una rivoluzione che crea un nuovo mondo. Il mercato tradizionale si dividerà in due parti, chi continuerà a fare quello che faceva prima e chi invece sarà in grado di sviluppare innovazioni incrementali di settore. Avremo inoltre il grande mercato della riqualificazione, con lo sviluppo di modelli industriali in grado di riaggregare la microdomanda. Abbiamo quindi già dei segnali di ripresa da quest’anno, che si rafforzano nel 2015 e nel 2016”.
“L’export nel sistema edilizia e arredo è ritornato a livelli precrisi”, ha invece sottolineato Francesca Federici dell’ufficio studi di FederlegnoArredo. Dal 2009 al 2013 l’export è cresciuto del 30%. A crescere sono le aree europee non Ue, con un +51,2%, il Medio Oriente con il +77% e il Nord America con il +85%. Tra il 2012 e il 2013 l’export è aumentato del 10,9%, con il 55% delle esportazioni totali dall’Italia che si sono concentrate sui Paesi extraeuropei. Le tre principali destinazioni delle esportazioni italiane del settore edilizia arredo nel 2013 sono state nell’ordine Francia, Svizzera e Russia, con la Russia che ha superato la Svizzera nel primo trimestre 2014.
(Pietro Vernizzi)