“Il mercato globale del legno e dei pannelli sta vivendo una fase di grande fluidità. Fra la fluttuazione delle valute e del prezzo dell’energia e le crisi economiche e geopolitiche, i flussi dell’interscambio internazionale si modificano ogni giorno. Diventa quindi sempre più complesso capire in che direzione sta andando il mercato del legno e del pannello” Così Roberto Snaidero, Presidente FederlegnoArredo ha introdotto il Convegno Nazionale del Legno, che si è da poco tenuto a Desenzano in presenza di oltre 200 imprenditori del settore.
Il primo a rispondere alla provocazione del presidente è stato Pierre Marie Desclos, che ha voluto sottolineare l’importanza di guardare, in questo particolare momento storico-economico, al mercato cinese, che nonostante stia registrando una lieve regressione, si sta trasformando in un punto di riferimento cruciale per le aziende del legno. La Cina sta infatti andando incontro ad un momento di radicato cambiamento, passando dal commercio di tronchi all’importazione di segati proprio dall’Europa “in quantitativi ancora modesti, ma in prospettiva molto interessanti”. Secondo Desclos un “segnale importante” ed un potenziale interessante se inserito nel contesto odierno: “Il commercio internazionale di prodotti forestali ha conosciuto una spettacolare crescita negli ultimi cinquanta anni.” ha spiegato infatti, aggiungendo: “a medio termine, questo trend continuerà, probabilmente con dei tassi di crescita annuali ridotti”. Un mondo quindi in continuo cambiamento, a cui si può fare fronte solo mediante una curata pianificazione strategica, flessibilità, attenzione alla logistica, ricerca e formazione professionale. Fondamentale, più di tutto, la fiducia nel legno, un materiale ancora moderno, rinnovabile e polivalente.
A cambiare scenario è stato Christoph Kulterer, presidente ProHolz Austria (con la quale FederlegnoArredo ha firmato, insieme all’ Università di Trento un accordo per le attività di ricerca, normativa e sviluppo delle strutture di legno) e vicepresidente dell’Organizzazione Europea delle Segherie. Egli ha posto in analisi il rapporto Italia-Austria, storico eppure non lontano dal contesto di continuo mutamento. “Negli anni in cui è calato il mercato italiano ci siamo rivolti a nuovi acquirenti che ci stanno dando grandi soddisfazioni. Ecco perché i prezzi dei segati rimangono stabili nonostante il calo delle quotazioni dei tronchi” ha detto Kulterer, spiegando come al giorno d’oggi in Europa la disponibilità di tronchi rimanga limitata.
Ha concluso la prima parte dell’incontro Marco Imperadori, professore di Progettazione e Innovazione Tecnologica al Politecnico di Milano, che ha portato all’attenzione del colleghi una relazione sul “ruolo del legno nella costruzione di Expo 2015: prima, durante e dopo”.
In un secondo momento una tavola rotonda dal tutolo “Il futuro del legno è oggi”, cui ha partecipato Roberto Snaidero, che ha voluto sottolineare che “La federazione sta lavorando a numerosi progetti per favorire l’incremento dell’export: missioni in aree strategiche, incontri B2B, servizi ad hoc sono strumenti che FederlegnoArredo mette a disposizione delle aziende associate per aiutarle a crescere oltre i confini nazionali. Attualmente la differenza della quota export fra settore Arredo e settore LegnoEdiliziaArredo è di 17,3 miliardi di euro (64% del fatturato totale) contro 4,8 miliardi di euro (14%)”.
Atteggiamento positivo anche da parte degli altri partecipanti: Ettore Durbiano,presidente Assoimballaggi, Paolo Fantoni, presidente Assopannelli, Domenico Corà, presidente Fedecomlegno, Massimo Buccilli, presidente Edilegnoarredo, Fausto Iaccheri, presidente Conlegno, Nicola Semeraro, presidente Rilegno ed Emanuele Orsini, presidente Assolegno, che ha voluto definire il Convegno Nazionale del Legno come ” la dimostrazione che il nostro settore è vivo e vuole giocare un ruolo da protagonista non solo nel panorama economico nazionale”