Dopo il successo alla recente edizione della biennale milanese dell’architettura e dell’edilizia, la mostra Building the Expo – realizzata da MADE expo e dal Politecnico di Milano – è sbarcata a Shanghai con il preciso scopo di fare conoscere a docenti e studenti cinesi (la maggior parte dei quali ingegneri, architetti, designer) il know-how tecnologico, ingegneristico e architettonico dei padiglioni self-built e corporate di Expo 2015.
Realizzata all’interno dell’iniziativa “Experience Italian Culture” organizzata dalla Biblioteca e dal Museo dell’Università Tongji (Shanghai), la mostra Building the Expo ha lo scopo di mettere in evidenza la complessità progettuale, i materiali, i componenti e le tecnologie che sono alla base dei padiglioni con particolare attenzione alla relazione tra identità nazionale e scelte progettuali, alla sostenibilità, recupero e reversibilità di tali architetture “effimere”.
Inaugurata, tra gli altri, dal professor Wu Zhiqiang, vicepresidente della Tongji e chief planner del masterplan di Expo Shanghai 2010, dal viceconsole Gabriele De Stefano, dalla curatrice, professoressa Luisa Collina, e dal progettista dell’allestimento l’architetto Matteo Scagnol, la tappa cinese della mostra Building the Expo (in programma fino alla fine di giugno) rappresenta un link ideale tra le esposizioni universali di Shanghai e Milano e, come è stato sottolineato dai relatori, vuole fungere da stimolo per ragionare sul futuro delle strutture e delle idee in esse contenute anche al termine dell’evento.