“Alcuni dei nostri torni idraulici sono ancora in attività dopo decenni”, dice a IlSussidiario.net Mauro Biglia, che con il fratello Luca ed il padre Carlo è alla guida dell’omonima azienda di Incisa Scapaccino (Asti): che degli anni ’80 è nel frattempo diventato il principale costruttore italiano di torni a controllo numerico orizzontali. Sono più di 12mila le macchine utensili uscite da quello che è rimasto l’unico produttore di torni cnc orizzontali controllato da una famiglia imprenditoriale italiana E mentre la seconda generazione dei Biglia attende (fra non molto) l’ingresso in azienda della terza, la tradizione radicata dalla primaè tutt’altro che allentata, anzi.
Carlo Biglia ha fondato il gruppo al culmine del boom del dopoguerra. Nel 1958, con due fratelli, decide di mettere a frutto le esperienze accumulate in anni di lavorazioni in conto terzi: con torni da far funazionare al meglio, da riparare e adattare. Perché non cominciare a costruirle, le macchine utensili? Segatrici e macchine speciali. “La prima fase di sviluppo – ricorda Mauro Biglia – ha puntato su produzioni non di serie, molto customizzate. La Biglia ha acquisito molte competenze nell’offrire alla clientela soluzioni in mano, nel rispondere alla domanda di applicazioni speciali”. Nel sito del gruppo, all’anno 1964, è in vetrina un modello pionieristico di tornio automatico.
E’ verso la fine degli anni ’70 che la spinta dell’innovazione tecnologica porta il gruppo a riorientare la strategia, aumentando le dimensioni, verticalizzando i processi produttivi e allargando gli orizzonti di mercati. “E’ allora che abbiamo puntato su una produzione standard a catalogo”, ricorda Biglia. Il polo forte oggi di un fatturato di 70 milioni (in crescita, metà sotto forma di export) con 140 dipendenti origina in quella svolta: quando Biglia decide di investire sull’internalizzazione della produzione di tutte le componenti (mandrini, basamenti, torrette, etc). Su quella scia – a sempre più elevato contenuto meccatronico – viene via via costruito il catalogo odierno di Biglia la cui intera produzione è stata esposta al 30. BI-Mu alla Fiera di Milano.
L’anno scorso il centro di tornitura B750/1250 è stato una “macchina del mese” riconosciuta dalla prestigiosa rivista “Tecnologie Meccaniche”. Ma il fiore all’occhiello della vetrina Biglia è la nuova serie di centri tornitura-fresatura multifunzione a 5 assi SMART TURN (nella foto sopra): perfetta integrazione multifunzione tra un tornio e un centro di lavoro. La grande capacità di asportazione dell’unità motorizzata di tornitura/fresatura ed il cambio utensili, abbinato a un magazzino a 40 posizioni, conferiscono alla serie la massima flessibilità d’utilizzo. “La nostra missione – sottolinea Biglia – resta progettare e costruire prodotti affidabili che forniscano ai clienti le prestazioni e la flessibilità necessarie per migliorare la produttività, ridurre i costi ed aumentare il loro grado di soddisfazione”. E’ una competitività che Biglia difende ogni giorno su un mercato di utilizzatori molto diversificato per dmensioni ( a partire dalle Pmi terziste con meno di 10 dipendenti) per settore (dall’automotive all’idraulica) e per area geografica (50% della produzione viene esportato). Un avventura Made in Italy che continua.