“Nostro padre dice sempre che dall’azienda di cui era stato a lungo dipendente si era portato dietro solo la liquidazione, neppure una biro”. Giuseppe Viola aveva già 50 anni quando fondò la La Protec, racconta il figlio Riccardo, che oggi è amministratore dell’azienda assieme al fratello Tommaso. Dopo vent’anni, per il brand di San Giovanni in Croce (Cremona) a parlare sono le cifre: 50 dipendenti, sette milioni di fatturato, 30mila items prodotti annualmente su 5mila metri quadri destinati alla produzione. Ma soprattutto: tanta innovazione “fatta e finita” in decine di brevetti, messi a punto dalla Ricerca & Sviluppo interna.
Q-Versus, X-Velo,T-Rex: sono sigle di solida fama nel segmento della produzione di macchine utensili focalizzato sulla messa a punto di soluzioni protettive per l’operatore di un sistema di produzione. “Q-Versus – spiega Riccardo Viola – è nata nei nostri laboratori e rappresenta la nuova generazione di protezione orbitale. Interamente progettata con l’utilizzo di software 3D e validata con analisi Fem” è stata poi realizzata e testata con attrezzature di collaudo appositamente studiate e dotate di sistemi di acquisizione dati in grado di monitorare innumerevoli parametri in tempo reale. X-Velo è invece una copertura di terza generazione per l’area di lavoro delle macchine utensili: evita la fuoriuscita di trucioli e facilita l’applicazione di sistemi di aspirazione.
Soffietti, coperture telescopiche a rullo o a tapparella, convogliatori di trucioli, impianti di filtrazione: ma anche una centralina ad alta pressione come Booster, oppure il refrigeratore Inox sotto i 100 gradi che campeggiava nello stand La Protec all’ultima edizione di BI-MU/Sfortec Industry in scena a Fiera Milano Rho l’ottobre scorso. Quale denominatore comune hanno le diverse sezioni del catalogo La Protec, sempre aperto ad accogliere le next things dell’Innovation Cube?
“La prima guideline strategica è l’attenzione costante e totale alla personalizzazione e alla modularità delle soluzioni La Protec. “Ogni nostro cliente ha lo stesso obiettivo: ottenere il massimo della sua macchina utensile sia in termini di sicurezza che di abbattimento di costi. Ma ognuno ci interpella con il suo specifico problema, chiedendoci una soluzione ad hoc e una soluzione non statica, ma capace di svilupparsi, di migliorare mano a mano che il confronto fra La Protec e il suo cliente produce nuove idee. La nostra competitività è misurata dalla nostra capacità di vedere, prima del cliente, ciò di cui lui ha bisogno”.
E il secondo principio strategico La Protec? “Si chiama Robust Design ed è una particolare filosofia di progettazione finalizzata a immettere in un prodotto il massimo della qualità tecnologica tenendo sempre presente i fattori imponderabili. Un nostro componente nasce bene, se già in fase di concezione e sviluppo, viene sottoposto al massimo delle sollecitazioni. Il prodotto è robusto e trasmette robustezza al processo produttivo per cui è stato pensato – se continua a essere quotidianamente robusto il nostro approccio imprenditoriale”.