Imran Khan, ex Premier del Pakistan e leader del Pti, è stato rilasciato su cauzione dopo che la Corte Suprema aveva definito "illegale" il suo arresto
Imran Khan, ex Premier del Pakistan e leader del Movimento per la Giustizia (Pti), è stato rilasciato. Era stato arrestato una settimana fa mentre era in corso un’udienza nel tribunale della capitale Islamabad con accuse di corruzione per un presunto accordo tra il suo Governo e un imprenditore immobiliare, che avrebbe causato delle perdite pari a circa 50 miliardi di rupie pachistane (intorno ai 16 milioni di euro) all’erario nazionale.
La Corte Suprema nelle scorse ore aveva definito il fermo “illegale” e, dopo di ciò, è arrivato il parziale passo indietro delle autorità locali. I giudici Miangul Hassan Aurangzeb e Saman Rafat Imtiaz dell’Alta Corte di Islamabad, come riportato da Adnkronos, hanno disposto il rilascio con regime di “libertà su cauzione protetta per almeno due settimane”. Ciò significa che in questo arco di tempo l’uomo non potrà essere nuovamente arrestato. Non è dato sapere, tuttavia, cosa accadrà successivamente. Il timore di Imran Khan è proprio quello di essere presto nuovamente fermato dalle autorità locali. In passato, tra l’altro, è stato anche vittima di attentati, in cui è rimasto ferito.
Imran Khan, ex Premier del Pakistan, rilasciato: si teme per la sua incolumità
La repressione del Movimento per la Giustizia, di cui l’ex Premier Imran Khan, rilasciato nelle scorse ore, è leader, continua infatti ad essere perpetuata in modo pesante. Nonostante la – probabilmente momentanea – liberazione, infatti, proprio nello stesso momento di quest’ultima sono stati arrestati anche altri due esponenti di spicco del Pti.
Si tratta, come riportato dall’emittente Geo News, della vice presidente del partito Shireen Mazari, la quale è stata prelevata dalla Polizia di Islamabad mentre si trovava nella sua abitazione nella capitale, e dell’ex ministro della Sanità del Punjab Yasmin Rashid, fermata invece a Lahore. C’è timore adesso anche per le loro sorti, oltre che per quelle di Imran Khan.
