Gli incentivi per una assunzione nel 2025 coinvolgono sia gli under 35 che le donne "senza limite di età". Ma ci sono dei vincoli da rispettare.
Le aziende che vorrebbero sfruttare gli incentivi per l’assunzione in questo 2025, hanno ancora fino a 5 mesi pieni di tempo prima che poi la misura scada (a dicembre di quest’anno). L’opportunità è rivolta sia alle donne in stato di disoccupazione che ai giovani hanno meno di trentacinque anni di età.
In base al soggetto da inserire nell’organico aziendale (o da stabilizzare, ad esempio convertendo un contratto da determinato a indeterminato), esistono dei requisiti specifici da dover rispettare. I datori di lavoro possono beneficiare fino a 500€ mensili oppure fino ad un massimo di 650€ al mese se la sede operativa è al Sud.
Come funzionano gli incentivi all’assunzione nel 2025?
Gli incentivi per l’assunzione nel 2025 cambiano in base al tipo di contribuente. I giovani under 35 ad esempio, potranno contare sull’esenzione contributiva fino ad un periodo complessivo massimo di 2 anni, mentre le donne devono essere disoccupate da 2 anni (o 6 mesi se il lavoro è al Sud Italia).
Mentre sulla quantificazione economica anche qui dipende dal luogo in cui risiede l’impresa. Ad esempio, se l’unità operativa si trova nelle Isole (in Sardegna oppure in Sicilia), oppure al Sud (Puglia, Calabria, Abruzzo, Basilicata, Campania o Molise) spetta una maggiorazione economica corrispondente a 650€ al mese.
Tuttavia, i datori di lavoro hanno anche l’opportunità di cumulare il beneficio con la maxi deduzione Ires fino al 130% (in specifici casi), oppure entro il 120% (incentivo tradizionale).
L’obbligo di incrementare le risorse
A partire dal 1° luglio di quest’anno, l’INPS ha messo in evidenza l’importanza di soddisfare il requisito voluto dalla Commissione Europea: l’azienda deve dimostrare che con il bonus per assumere i giovani e le donne svantaggiate, vi è un incremento netto del personale.
L’incentivo non è retroattivo, e dunque il rapporto per soddisfare la condizione si terrà conto soltanto per le assunzioni dal 1° luglio in poi, mentre la comparazione fa riferimento all’anno prima dell’attuazione dell’incentivo.
In caso di lavoratori a tempo parziale la media verrà eseguita conteggiando le ore effettivamente lavorate, mentre fa “media” anche il personale che si è licenziato per cause non attribuibili al datore di lavoro (uscita in pensione, per licenziamento volontario o per giusta causa).
