Le PMI possono aderire a degli incentivi rinnovabili 2025, con ottenimento dei contributi fino al 50%.
Tra poco più di una settimana è possibile far richiesta allo sportello per gli incentivi rinnovabili 2025. Possono inoltrare la pratica le aziende che vogliono investire su sistemi a poco impatto ambientale, come ad esempio i minieolici e il fotovoltaico.
Le PMI che investono sulle energie rinnovabili possono godere di benefit fiscali che riguardano l’autoconsumo, l’autoproduzione e quel che deriva dai sistemi di stoccaggio e accumulo. Vengono escluse soltanto le imprese che producono prodotti destinati alla pesca, all’agricoltura e all’acquacoltura.
I contributi previsti per gli incentivi rinnovabili 2025
In base a quanto contenuto nel Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza gli incentivi rinnovabili 2025 possono variare in base ad alcuni fattori. Prima di tutto va valutato il programma di investimento in cui rientrano soltanto le PMI con investimenti minimi di 30.000€ e massimo un milione di euro.
Il 30% di contributi vengono destinati alla componente supplementare per supportare l’energia elettrica acquisita e per le medie aziende, il 40% per le piccole e micro aziende ed infine il 50% per la diagnosi elettrica.
La maggior parte dei contributi sono garantiti alle Regioni del Mezzogiorno, nello specifico in Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Campania e Calabria.
Coperture ammesse nella misura
Per fare in modo che alle PMI vengano garantiti gli adeguati incentivi, il primo requisito da soddisfare è il rispetto ambientale regolamentato dal principio “Do No Significant Harm”, anche noto come DNSH, oltre che la garanzia a copertura di specifici interventi.
Come detto anticipatamente tra le spese a copertura rientrano le installazioni di impianti mini eolici e fotovoltaici, includendo i costi sostenuti per il montaggio e per l’operatività.
Il finanziamento non è ammesso con cumulabilità, ciò significa che le due misure sopra citate non possono essere installate contemporaneamente, ad eccezione dei sistemi e degli impianti di accumulo.
La gestione è affidata completamente ad Invitalia, che prevede l’invio delle domande a partire da venerdì 4 aprile e dalle ore 12:00, e fino alla stessa ora del 5 maggio di quest’anno.
