Il "modello Milano" bocciato dagli italiani e dagli elettori del Pd: per 70% c'è un sistema di speculazioni, ma anche 6 elettori Pd su 10 lo criticano
MILANO DA MODELLO A SISTEMA DI SPECULAZIONI?
L’inchiesta legata al cosiddetto “Modello Milano” ha lasciato un segno profondo nell’immagine del capoluogo lombardo e nella percezione che ne hanno gli italiani. Oggi, una larga fetta dell’opinione pubblica è convinta che dietro le grandi operazioni urbanistiche si nasconda un intreccio di speculazioni immobiliari e rapporti poco trasparenti tra settore pubblico e interessi privati.
Lo evidenzia il recente sondaggio di Only Numbers, i cui risultati sono stati presentati su La Stampa da Alessandra Ghisleri. Dopo lo scandalo che ha travolto il cosiddetto modello Milano, c’è una sfiducia trasversale ai partiti, nonostante vi sia un’indagine in corso e, dunque, la magistratura non ha ancora stabilito eventuali responsabilità.
Ma la sondaggista si sofferma sul dato politico, che è appunto la crisi di fiducia. Secondo il sondaggio, il 68,7% degli intervistati ritiene che Milano sia teatro di manovre speculative legate ai principali progetti edilizi. Tuttavia, sei cittadini su dieci pensano che una simile dinamica non possa ripetersi nella propria città; solo il 16% la considera un’eventualità plausibile.
Colpisce il fatto che questa convinzione attraversi trasversalmente gli elettorati: non si notano differenze significative tra chi vota per forze politiche diverse, segno di una crisi di fiducia che coinvolge l’intero impianto su cui si è basato lo sviluppo milanese negli ultimi anni.
SALA BOCCIATO ANCHE DAGLI ELETTORI DEL PD
Un campanello d’allarme per il sindaco Beppe Sala arriva anche dal fronte più vicino politicamente: sei elettori su dieci del Pd giudicano Milano come un modello problematico, funzionale soprattutto agli interessi privati. Poco distanti gli elettori del Movimento 5 Stelle.
Quella che un tempo veniva raccontata come una storia di innovazione e rigenerazione urbana, oggi per molti è diventata l’immagine di una “macchina” delle speculazioni. Secondo il 45,1% del campione, il modello Milano è di fatto orientato esclusivamente a vantaggio di soggetti privati.
C’è un 29,9% che esprime un giudizio positivo, ma comunque consapevole dei problemi, infatti parla di un modello caratterizzato da luci e ombre. Il sondaggio si sofferma anche sulla crescita edilizia di Milano, con il 67% convinto che non abbia tenuto conto degli interessi dei cittadini.
COSA SI ASPETTANO GLI ITALIANI
La fiducia verso la classe dirigente è ridotta al minimo, e il sospetto di una sfiducia “strutturale” si accompagna al rischio di sentenze popolari pronunciate prima ancora delle aule di tribunale. I social network alimentano questo clima, trasformando il dibattito in una sorta di processo pubblico permanente.
La rilevazione mette anche in luce le priorità indicate dagli intervistati: per il 36,7% è fondamentale rafforzare i controlli e garantire la trasparenza nelle operazioni immobiliari; il 22% chiede un maggiore investimento nell’edilizia popolare; il 10,8% propone di congelare i prezzi delle case; mentre il 9,4% individua come priorità l’aumento degli incentivi per politiche di sostenibilità ambientale.