Linciati perché sospettati di aver macellato una vacca, animale sacro per gli induisti. E’ accaduto, come riporta l’agenzia di stampa AsiaNews, in India, a Jharkhand, nel distretto di Khunti. I tre erano tutti dei cristiani, uno dei quali con disabilità mentali è morto durante il trasporto all’ospedale, gli altri due sono ricoverati in gravi condizioni. I tre stavano vendendo una vacca a un mercato locale quando sono stati circondati da una quindicina di persone che si erano radunate messaggiandosi con whatsapp. Hanno attaccato i tre lanciando loro sassi perché accusati di aver macellato l’animale, che in India per motivi religiosi è severamente proibito anche uccidere. Per gli indù infatti l’animale è considerato “Madre Vacca”, una sorta di madre universale che dona la vita a tutti. Paradossalmente, l’India è il più grande esportatore di carne bovina al mondo. Da tempo in India la maggioranza indù ha messo in atto una vera e propria persecuzione nei confronti delle due minoranze religiose del paese, cristiani e mussulmani, con uccisioni e distruzione di edifici sacri.
MINORANZE PERSEGUITATE
John Dayal, segretario generale dell’All India Christian Council e presidente dell’All India Catholic Union, denuncia: “È il quarto cattolico tribale linciato in Jharkhand dai gau rakshaks (radicali nazionalisti indù che si autoproclamano “protettori delle vacche”, ndr), di cui apprendiamo dai media”. Non si conosce infatti il numero di coloro che sono stati uccisi la cui uccisione non è stata denunciata dai media. La polizia poi raramente persegue questi episodi, godendo di protezione dal governo indiano stesso. “Il Jharkhand è diventato focolaio di violenze contro i cristiani, presi a bersaglio in particolare dalle forze estremiste. La macellazione dei bovini è un altro strumento di propaganda usato contro i tribali cristiani nell’India laica e democratica” ha aggiunto.