Io sono Babbo Natale, film di Rai 2 diretto da Edoardo Falcone
Venerdì 20 dicembre, verrà trasmesso su Rai 2, in prima serata alle ore 21:20, un film del 2021, dal titolo Io sono Babbo Natale. Si tratta di una bella commedia scritta e diretta da Edoardo Falcone, vincitore di un David di Donatello e di un Nastro d’Argento per la sua opera prima Se dio vuole (2015) e autore di molte sceneggiature scritte per Carlo Vanzina, Fauso Brizzi, Christian De Sica e molti altri esponenti importanti del cinema italiano. La pellicola è una produzione Lucky Red, 3 Marys Entertainment e Rai Cinema.
Protagonista del film Io sono Babbo Natale è il grande Gigi Proietti, purtroppo venuto a mancare un anno prima della messa in onda del film. Al suo fianco un altro nome altisonante del cinema italiano: Marco Giallini, già noto al grande pubblico per film come ACAB – All Cops Are Bastards e Tutta colpa di Freud. Completano il cast Barbara Ronchi e Antonio Gerardi.
La trama del film Io sono Babbo Natale: una favola sulla redenzione e la relizzazione di un sogno
La storia di Io sono Babbo Natale parla di un bambino deluso da Babbo Natale che non gli porta mai i regali che chiede e che per questo diventa un adulto disilluso e delinquente. Si tratta di Ettore (Marco Giallini), finito in carcere per una rapina, che viene scarcerato in anticipo per buona condotta. Uscito di galera non trova più nessun punto di riferimento. La sua ex compagna Laura lo ha lasciato e convive con un altro uomo insieme a sua figlia. I suoi ex soci in affari non vogliono avere a che fare con lui. Non ha casa né soldi. Un distinto signore anziano, Nicola (Gigi Proietti), lo vede dormire sulla panchina e gli lascia una generosa elemosina.
Ettore decide di seguirlo per rapinarlo. In casa dell’anziano, si rende conto che non c’è nulla di valore, se non una cantina piena zeppa di giocattoli. Poco dopo Nicola ha un malore e cade a terra. Ettore lo porta in ospedale. Da lì, per una serie di apparenti fraintendimenti con medici e servizi sociali, Ettore si troverà a doversi prender cura di Nicola e vivere con lui. Presto capirà di trovarsi con Babbo Natale in persona. Lui custodisce le sue magiche e supertecnologiche attrezzature per rendersi invisibile e portare enormi quantità di regali col suo sacco magico.
In un primo momento, Ettore non resisterà a usare le super attrezzature di Babbo Natale per rubare. Il costume di Babbo Natale lo rende invisibile per gli adulti, ma non per i bambini. Ettore deruberà anche i suoi ex soci, ma la figlia di uno di loro lo vedrà. Il gruppo di delinquenti lo cercherà a casa di Nicola mettendo a soqquadro il magazzino e i giocattoli. Ettore li catturerà e porterà al commissariato, facendoli arrestare.
Nicola, deluso e arrabbiato, rivelerà ad Ettore di aver orchestrato la finta caduta: voleva testare se sarebbe riuscito a cambiare e a diventare buono. Ha capito che il suo cuore era troppo indurito da anni di cattiva educazione e di delinquenza. Mortificato e addolorato dal discorso di Nicola, Ettore cercherà il perdono. Rimetterà in ordine i giocattoli e compirà atti di amore disinteressato. Dopo aver fatto riavvicinare l’ex fidanzato di Laura a lei e a sua figlia, come chiesto dalla letterina di Natale di sua figlia, tornerà a casa di Nicola la sera della Vigilia.
Troverà ad attenderlo gli Elfi con una lettera di Nicola. L’anziano Babbo Natale gli scrive di aver custodito una letterina, scritta da bambino da Ettore. In essa, chiedeva di poter diventare un giorno Babbo Natale. Sostiene quindi di averlo testato per vedere se l’animo buono del bambino fosse ancora nel cuore dell’Ettore adulto e sceglierlo come suo erede. Gli rivela anche di aver sempre portato a casa i regali che lui chiedeva. Il bambino non li aveva mai visti perché i suoi tremendi genitori se li rivendevano.
Felice e finalmente in pace col suo passato, Ettore indossa gli abiti di Babbo Natale e parte con la slitta magica per consegnare i regali: Nicola può finalmente godersi il meritato riposo.