Una storia drammatica arriva dall’Iran, l’ennesimo caso di femminicidio in Persia, il terzo solo negli ultimi giorni. Reyhaneh Ameri, 22 anni della cittadina di Ekhtiar, è stata uccisa a colpi di accetta dal padre per essere tornata in ritardo a casa, rispetto all’orario che era stato stabilito dal genitore. La 22enne era infatti rincasata alle 23,30 e da lì era nata una violenta discussione con il padre, che non avrebbe mai immaginato che avesse potuto prendere una piega così drammatica. Il giorno dopo la sorella era andata a fare visita presso la casa paterna e ha notato la camera di Reyhaneh chiusa, cercandola ha iniziato a bussare senza ottenere risposta, poi ha notato il padre in grande stato di agitazione ed ha iniziato a insospettirsi, cercando di aprire a tutti i costi la porta della camera della sorella.
REYHANEH, ENNESIMO FEMMINICIDIO IN IRAN
Il padre è fuggito quando ha visto la sorella decisa ad aprire la porta e la sorella di Reyhaneh ha chiesto aiuto alla madre: una volta aperta la stanza si è trovata di fronte a una scena assolutamente raccapricciante, la sorella giaceva in una pozza di sangue ormai morta da tempo, dopo che il papà l’aveva aggredita con un’ascia facendola dissanguare. La sorella di Reyhaneh ha immediatamente chiamato la polizia che non ha impiegato molto a rintracciare il padre, che aveva lasciato in giro molte tracce di sangue della ragazza e del delitto. Una storia familiare drammatica, con l’uomo che aveva minacciato di morte Reyhaneh già molte volte durante il passato proprio per le abitudini da lui considerate inaccettabile per una ragazza in Iran. Una mancata condivisione dello stile di vita di Reyhaneh che aveva portato la giovane ad essere picchiata più volte dal padre e a volte la sorella era intervenuta per difenderla: ma stavolta è arrivata purtroppo troppo tardi.