Iran qualificato al Mondiale USA 2026 ma a rischia esclusione. Ecco quali sono i possibili scenari

Iran qualificato al Mondiale ma con lo spettro dell’esclusione

Ad un anno dall’inizio del prossimo grande torneo FIFA per le nazionali sono 13 le squadre che hanno già strappato il pass e sono sicure di partecipare, tra queste c’è anche l’Iran qualificato al Mondiale lo scorso 25 marzo dopo il pareggio 2-2 contro l’Uzbekistan allo Stadio Azadi di Teheran firmato dalla doppietta di Mehdi Taremi. La nazionale persiana si è qualificata come una delle prime due del Girone A di Qualificazioni al Mondiale dell’Asia Football Confederation, ma ora il risultato sportivo potrebbe non essere rispettato per via delle tensioni geopolitiche derivanti dalla guerra.



Il Mondiale infatti si terrà tra Canada, Messico e Stati Uniti, paese con cui l’Iran è in difficili rapporti, peggiorati dalla decisione degli americani di attaccare obiettivi iraniani nei giorni scorsi, la FIFA ha il compito di decidere se e nel caso in quale modalità il paese del Medio Oriente potrà partecipare alla competizione ma la sensazione più comune è che si andrà verso l’esclusione. In passato infatti ci sono stati dei precedenti che hanno portato all’esclusione di una nazionale da tutte le competizioni organizzate dalla FIFA, come quella nei confronti della Russia, che dura tutt’oggi, dopo l’invasione dell’Ucraina o quella della Jugoslavia negli anni ‘90 per la guerra nei Balcani.



Iran qualificato al Mondiale, i limiti imposti da Trump

Se invece la FIFA decidesse di non escludere la nazionale in quanto l’Iran qualificato al Mondiale, potrebbero esserci diversi problemi per i giocatori, lo staff e i tifosi diretti verso gli Stati Uniti, lo scorso 20 gennaio infatti il Presidente Donald Trump ha imposto restrizioni sui visti per i cittadini di 41 paesi tra cui figura anche l’Iran. In questo caso l’unica possibilità sarebbe che la squadra venisse sorteggiata come l’unica che giocherà tutte le partite della fase a gironi in Messico, ma i problemi per i visti tornerebbero a galla in caso di passaggio ai quarti di finale, quando si giocherà a Miami.



Allo stesso tempo la partecipazione dell’Iran al Mondiale USA 2026 potrebbe essere un’occasione di tregua simbolica come era avvenuto nel 1998 quando proprio durante la massima competizione FIFA, la partita tra Stati Uniti e Iran era stato un momento di dialogo tra due nazioni in conflitto. Inoltre se il presidente Gianni Infantino dovesse mantenere fede alle sue parole, fatte in Qatar nel 2022 in difesa della partecipazione iraniana, bisogna mantenere l’universalità del torneo senza piegarsi alle pressioni geopolitiche e quindi supportare la presenza dell’Iran.