Iran, generale Ali Shamkhani minaccia Israele: "Vuole fermarci, ma non sa di cosa siamo capaci". Il rimpianto per la bomba atomica: "Andava costruita prima"

Se potesse tornare indietro di dieci anni, costruirebbe sicuramente una bomba atomica: a esprimere questo rammarico è il generale Ali Shamkhani, ex segretario del Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale iraniano, ritenuto uno degli obiettivi di Israele nella recente guerra dei dodici giorni.

Nell’intervista rilasciata a un programma iraniano, non si è limitato a spiegare che lo sviluppo di armi nucleari andava perseguito sin dagli anni ’90, ma ha dichiarato apertamente che l’Iran dovrebbe possedere la bomba atomica.



Oltre a esprimere il suo “rimpianto strategico“, Shamkhani ha lanciato segnali preoccupanti a Israele: in riferimento alla “guerra delle petroliere“, ha ricordato che l’Iran ha già sconfitto il rivale israeliano in mare e avvertito che dispone di una potenza e di capacità navali che restano sconosciute al nemico.



L’Iron Dome, il sistema di difesa israeliano, in azione durante gli attacchi dell’Iran. 13 giugno 2025 (Ansa)

D’altra parte, la chiusura dello Stretto di Hormuz è un’opzione da usare solo in circostanze estreme per il generale, secondo cui non è ancora il momento.

SHAMKHANI A ISRAELE: “VUOLE ELIMINARCI”

Per quanto riguarda la capacità di risposta iraniana, ha riconosciuto progressi e capacità difensive: “La politica missilistica è stata corretta fin dall’inizio, anche i droni e le capacità navali hanno fatto progressi, ma abbiamo iniziato tardi nella difesa aerea e questa lacuna deve essere corretta“.



Quando gli è stato chiesto perché sarebbe finito nella presunta lista degli obiettivi che Israele vuole eliminare, Shamkhani ha spiegato: “Il nemico prende di mira i produttori di potere difensivo. Israele è andato oltre gli omicidi mirati e ritiene che chiunque abbia un ruolo nel rafforzamento delle capacità militari o di resistenza debba essere eliminato“.

Il generale ha fatto riferimento anche agli omicidi mirati nella regione: “La serie di omicidi avvenuti in Iraq, Egitto e Cisgiordania dimostra che l’eliminazione fisica delle persone che detengono il potere fa parte di una strategia volta a contenere e impedire la crescita delle capacità dell’Iran“.

IL MESSAGGIO A RUSSIA E OCCIDENTE

Non mancano critiche ad alcuni partner, a partire dalla Russia che, a causa dei propri conflitti, non è un alleato pienamente coinvolto, infatti ha lamentato anche il fatto che le precedenti proposte di cooperazione in materia di difesa non abbiano portato a una piena collaborazione a causa di questioni tecniche e politiche. Di fatto, per Shamkhani l’Iran si è spesso trovato da solo in diversi ambiti. Infine, ha messo in guardia Occidente e Usa per il pieno sostegno a Israele dopo il 7 ottobre, affermando che se non avessero dato il loro appoggio, le conseguenze della guerra non sarebbero state così estese.