Finisce in manette Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul, accusato di corruzione: è il principale oppositore di Erdogan per le elezioni 2028
E’ stato arrestato il sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu. La Procura generale, come si legge sulla BBC, lo ha annunciato in queste ore, spiegando che sono stati emessi ordini di arresto per più di 100 persone, fra cui anche il primo cittadino della capitale turca. Le accuse nei confronti dello stesso Ekrem Imamoglu nonché degli altre fermati, sono quelle di corruzione, e in merito in particolare al sindaco, vi sarebbero due diverse indagini condotte sia dall’Ufficio investigativo sui reati terroristici che dall’Ufficio investigativo sui reati organizzati. Gli indagati sono accusati di “organizzazione criminale, estorsione, corruzione, frode e turbativa d’asta”, e Imamoglu viene descritto dall’ufficio del procuratore come “sospettato di essere a capo di un’organizzazione criminale”.
Viene specificato che: “Sono state impartite istruzioni al Dipartimento di polizia di Istanbul per reati finanziari, di eseguire contemporaneamente operazioni di arresto, detenzione, perquisizione e sequestro per un totale di 100 sospettati, inclusi i sospettati stessi e 95 sospettati collegati a tali individui”, meglio precisando i reati di cui sono accusati, leggasi “usurpazione, corruzione, frode qualificata, acquisizione illecita di dati personali e manipolazione di una gara d’appalto”.
ARRESTATO EKREM IMAMOGLU, COSA STA SUCCEDENDO
In un altro filone di indagine parallelo, sono state arrestate altre sette persone fra cui Mahir Polat, vicesegretario generale della municipalità metropolitana di Istanbul, ma anche altre figure istituzionali di spicco con l’accusa di “favoreggiamento dell’organizzazione terroristica PKK/KCK”.
Imamoglu ha rimandato al mittente ogni accusa e attraverso un video pubblicato in queste ore su X (ex Twitter), ha spiegato che: “Siamo di fronte a una grande tirannia, ma non ci arrenderemo”, parlando di centinaia di poliziotti davanti a casa. “Mi dispiace dirlo – ha aggiunto – una manciata di persone cercano di usurpare la volontà della nostra nazione ed hanno usato i miei amati poliziotti come strumenti del male e hanno radunato centinaia di poliziotti alle porte di 16 milioni di abitanti di Istanbul”. E ancora: “Mi affido alla mia nazione, continuerò a combattere”.
ARRESTATO EKREM IMAMOGLU, SINDACO ISTANBUL: “CONTINUERO’ A COMBATTERE”
Un dispiegamento di forze dell’ordine senza precedenti quello messo in atto per fermare il sindaco di Istanbul, e il vicepresidente del gruppo CHP (il partito di cui fa parte appunto il primo cittadino di Istanbul), Gökhan Günaydın, ha dichiarato: “Prendere decisioni per conto del popolo, sostituirsi alla volontà del popolo o usare la forza per impedirlo è un colpo di stato”.
E ancora: “In questo momento, c’è una forza in atto per impedire alla nazione di stabilire chi sarà il prossimo presidente. Ci troviamo di fronte a un tentativo di colpo di stato contro il nostro prossimo presidente…”. Il riferimento è alle prossime elezioni presidenziali, e in cui Imamoglu è uno dei principali oppositori (in forte vantaggio) di Erdogan, l’attuale presidente turco. Levata di scudi anche da parte del partito DEM, che ha chiesto al governo di abbandonare “immediatamente queste pratiche, smettete di strumentalizzare la magistratura”.
