Izzo assolto dopo 10 anni dalle accuse di associazione mafiosa e frode sportiva, lo sfogo del giocatore e i ringraziamenti al Monza Calcio
Izzo assolto, la fine di un incubo durato 10 anni: assolto dalle accuse!
Nella giornata di ieri tramite un comunicato della società, il Monza ha dato la notizia di Armando Izzo assolto con formula piena dalla Corte d’Appello di Napoli dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa di più di 10 anni fa in quanto il fatto non sussiste, si tratta della stagione 2013-2014 quando il difensore campano vestiva la maglia dell’Avellino in Serie B. Sempre dalla Corte d’Appello poi Izzo è stato assolto anche per l’accusa di frode sportiva aggravata dal metodo mafioso per l’alterazione della partita Modena-Avellino, del 17 maggio di quella stagione.
La partita era finita 1-0 per il Modena e due anni dopo, il 23 maggio 2016, Izzo veniva indagato per la prima volta con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e per il reato di frode sportiva aggravata dal metodo mafioso, dopo l’indagine la Procura della Federcalcio, il 3 marzo 2017 chiede la squalifica di sei anni per il giocatore e in aggiunta ventimila euro di ammenda oltre alla richiesta di preclusione. Il 19 maggio dello stesso anno però la squalifica viene ridotta a 6 mesi permettendo ad Izzo di tornare in campo il 13 ottobre 2017 con la maglia del Genoa.
Izzo assolto “Ringrazio il Monza Calcio, il dottor Adriano Galliani e il cavaliere Silvio Berlusconi che hanno sempre creduto in me”
Izzo assolto dopo 10 anni commenta la notizia confermando la fiducia che ha sempre avuto nella giustizia e predicando nuovamente la sua innocenza, ha voluto poi ringraziare i propri avvocati, tutta la famiglia e la società Monza in particolare nelle figure di Adriano Galliani e Silvio Berlusconi. “Ringrazio il Monza Calcio, il dottor Adriano Galliani e il cavaliere Silvio Berlusconi che, pur essendo a conoscenza del mio processo, hanno sempre creduto in me”. Tramite i suoi profili social poi Izzo racconta la difficoltà di questi anni e di ciò che ha dovuto subire dai tifosi, insulti, diffamazioni e sentirsi dare le peggiori accuse possibili.
Alla fine della comunicazione da parte della società viene confermato ancora una volta il sostegno che il Monza e Adriano Galliani hanno sempre avuto nel ragazzo e nella sua innocenza, fin dal primo momento in cui è entrato a far parte del gruppo, di cui ora è leader e membro fondamentale e che, come Galliani ha chiesto mesi fa, dimostrerà di voler lottare per rimanere in Serie A. In chiusura del suo post Izzo ha voluto anche ricordare suo padre, figura a cui era molto legato e venuto a mancare quando il difensore aveva solo 10 anni, ma che gli ha sempre dato la forza per andare avanti.