Johnny Micalusi, conosciuto a Roma come il “re del pesce”, è risultato positivo al Covid-19. Il ristoratore è ricoverato d’urgenza presso l’Ospedale di Sassari dove le sue condizioni risulterebbero gravissime al punto che Repubblica scrive “condizioni gravi tanto da aver costretto i medici ad intubarlo”. Il Coronavirus si è imbattuto sulla Sardegna come un tornado e in tantissimi sono i vip (e non solo) che sono tornati a casa con tanto di infezione in corso. Per Gianni nessun ritorno nella sua amata Roma, visto che è stato ricoverato in condizioni molto critiche all’ospedale di Sassari. Lo scorso 11 agosto Micalusi era apparso in un video registrato presso “Sottovento”, noto ristorante di Porto Cervo, dove è presente anche il suo brano “Johnny Micalusi Restaurants”. Un video che ritrae tantissime persone ballare la canzone “Roma Capoccia” di Antonello Venditti senza rispettare né il distanziamento sociale né tantomeno l’utilizzo di mascherine. Il giorno dopo quelle riprese sempre sui social il ristoratore ha scritto: “Per fortuna che c’è il coronavirus, serata magica” quasi a demonizzare il virus. Purtroppo pochi giorni dopo quelle riprese e quel commento il ristorante è stato ricoverato in Sardegna per via del Covid-19 in condizioni già preoccupanti. Il sito Repubblica riporta: “condizioni aggravate da precedenti malattie e dagli eccessi cui Johnny non si è mai sottratto”.
Chi è Johnny Micalusi del ristorante “Assunta Madre” a Roma
Gianni detto Johnny Micalusi è conosciuto a Roma come il “re del pesce”. Ex imprenditore ittico, da Terracina è arrivata a Roma, per la precisione in Via Giulia con il ristorante “Assunta Madre”. L’inizio di una carriera nella ristorazione visto che dopo poco l’uomo ha aperto locali anche a Barcellona e Londra. Nel 2016 però viene accusato di riciclaggio di ben 800mila euro da attività illecite e viene condannato a otto anni e nove mesi con tanto di arresto scattato il 9 maggio 2017 poco prima dell’inaugurazione del suo ristorante a Montecarlo, realizzato in società con Flavio Briatore. Nonostante le accuse di riciclaggio, la galera e la condanna, i suoi locali e ristoranti sono stati da sempre metà di vip e personaggi famosi: da calciatore a veline senza contare la presenza di tantissimi politici e malavitosi tra cui il boss camorrista Michele Senese.