La scrittrice inglese Josephine Cox, autrice di tantissimi romanzi con cui ha venduto 20 milioni di copie, è morta e con lei si è spenta anche la sua penna con cui ha raccontato le saghe familiari in cui gli ingredienti principali sono romanticismo e tragedia. Sono tantissimi i romanzi nati dalle idee di Josephine Cox che, con i suoi versi, ha fatto sognare, ma anche riflettere tantissimi lettori nel mondo. “Josephine ha lasciato un’eredità, non solo con le sue storie che hanno toccato il cuore di milioni di persone, ma come una donna che ha aperto la strada agli altri con un percorso dagli umili inizi fino a raggiungere la cima delle classifiche dei bestseller”, ha dichiarato Kimberley, dirigente esecutivo di HarperCollins Giovane (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
JOSEPHINE COX, LA SCRITTRICE E’ MORTA A 82 ANNI
La scrittrice Josephine Cox è morta: il modo della cultura piange una delle più apprezzate e popolari autrici britanniche di romanzi femminili, che ha venduto più di 20 milioni di copie con le sue saghe familiari nelle quali Cox sapeva combinare romanticismo e tragedia. Josephine Cox è morta “serenamente” all’età di 82 anni, secondo quanto è stato reso noto nell’annuncio della sua scomparsa, avvenuta in realtà venerdì scorso, 17 luglio 2020, che è stato dato dal suo editore inglese HarperCollins. In italiano Mondadori ha pubblicato diversi romanzi di Josephine Cox quali ad esempio «Il viaggio», «La fine del viaggio», «Cantando per te», «In fuga». Josephine Cox era nata a Blackburn, nel Lancashire, nel 1938, anche se su questo punto dobbiamo annotare curiosamente che la biografia italiana parla del 1941 come suo anno di nascita; la scrittrice proveniva da una famiglia di umili origini con dieci figli e si è sposata a soli 16 anni ma, mentre i due figli erano a scuola, Cox ha ripreso gli studi e si è infine iscritta all’Università di Cambridge. Una scelta che era destinata a cambiarle la vita.
JOSEPHINE COX, LA CARRIERA DELLA SCRITTRICE
Divenuta insegnante, Josephine Cox aveva iniziato anche a scrivere romanzi e dopo la pubblicazione del primo libro nel 1988, «Father’s Sins», unita alla vittoria del premio «Superwoman of Great Britain», aveva deciso di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. Una scelta sicuramente più che corretta, dal momento che Josephine Cox da allora ha scritto la bellezza di oltre 60 romanzi, anche con lo pseudonimo di Jane Brindle (il nome della madre), che sono stati tradotti in ben tredici lingue. I suoi romanzi sono spesso caratterizzati da trame di frequente ispirate dalle sue drammatiche vicende giovanili di povertà e disperazione, dunque dai tratti almeno parzialmente autobiografici. “Josephine lascia un’eredità importane non solo attraverso le sue storie che hanno toccato il cuore di milioni di lettrici ma anche come una donna che ha aperto la strada agli altri, consentendo a persone di umili origini di conquistare la vetta delle classifiche dei bestseller”, ha dichiarato Kimberley Young, direttore esecutivo di HarperCollins, rendendo omaggio alla figura della scrittrice britannica contestualmente all’annuncio della sua morte.