L'allenatore Julio Velasco invita a i genitori moderni ad evitare di mitizzare il passato: l'effetto è quello di abbattere la fiducia dei giovani nel futuro
È un importante insegnamento per tutti i genitori moderni quello che il noto allenatore delle pallavoliste azzurre Julio Velasco ha rivolto alla platea di curiosi raccolti per l’evento La Repubblica delle Idee, invitandoli ad evitare semplificazioni e idealizzazioni del passato che rischiano solamente di indebolire la fiducia che le giovanissime menti del futuro hanno nelle loro capacità, ignorando — peraltro — anche quella che è la realtà di quel mitizzato passato.
In particolare, secondo Julio Velasco particolarmente distruttivo è ripetere a cantilena il mantra “ai miei tempi”, definendolo una vera e propria “nostalgia tossica” che rischia di annullare ogni desiderio dei giovani di fare di più ed impegnarsi per cambiare il presente e il futuro, peraltro facendo falsi ed “assurdi” paragoni tra epoche che fanno sembrare gli ultimi anni del ‘900 una sorta di epoca d’oro in cui tutto andava alla perfezione.
In realtà — ricorda ancora Julio Velasco — quel periodo tutto era fuorché perfetto, dato che si ricorderanno bene i grandi assassinii del passato (tra quello del presidente USA Kennedy e quello di Martin Luther King), ma anche l’apartheid e il terrorismo rosso e nero tutto italiano: “Stiamo convincendo i giovani che questo è il peggiore dei mondi“, secondo l’allenatore, e l’effetto più evidente è che i giovani sono soliti definirsi “sfigati” che “non hanno niente”.

Julio Velasco: “I giovani hanno bisogno di anticorpi alla frustrazione e di maggiore fiducia”
Ciò che serve a questa generazione di giovani, secondo Julio Velasco, sono dei veri e propri “anticorpi alla frustrazione” che possono funzionare in modo del tutto identico a quelli che ci proteggono dalle malattie e che sono più efficienti nelle persone che attivamente si espongono alle malattie: i giovani devono imparare che le sfide e le difficoltà esistono, con i genitori che — dall’altra parte — devono evitare di “litigare con il professore” quando critica o rimprovera loro figlio.
“Quando diamo sempre ragione ai nostri figli”, secondo Julio Velasco, il messaggio che arriva loro è che “non sono abbastanza forti e gli perdoniamo tutto“, facendo cadere quei limiti che aiutano a superare le insicurezze; mentre, dall’altra parte, a suo avviso “le critiche stimolano l’autonomia”, purché siano accompagnate dalla “colonna portante [della] fiducia” e non siano distruttive, ma costruttive.
