Justin Bieber, lettera fidanzata Khashoggi/ “Non cantare per gli assassini di Jamal”

- Alessandro Nidi

La fidanzata di Jamal Khashoggi scrive una lettera aperta a Justin Bieber, chiedendogli di non esibirsi a Gedda dopo il Gran Premio di Formula 1

Jamal Khashoggi Jamal Khashoggi ucciso in Turchia (Facebook, 2018)

Hatice Cengiz, la fidanzata di Jamal Khashoggi, giornalista del Washington Post ucciso tre anni fa nel consolato saudita a Istanbul, in Turchia, ha lanciato un appello al cantante canadese Justin Bieber, chiedendogli di boicottare il concerto a Gedda, che si terrà il prossimo 5 dicembre al termine del Gran premio di Formula Uno, al suo debutto in Arabia Saudita. Una lettera aperta pubblicata proprio sulle colonne del quotidiano per il quale scriveva il suo compagno e tesa appunto a domandare alla popstar di non esibirsi alla fine del GP.

Queste le sue parole: “Poco più di tre anni fa, il mio fidanzato è entrato nel consolato saudita a Istanbul pensando di ritirare alcuni documenti necessari per il nostro matrimonio. Invece, è stato assassinato su ordine del principe saudita Prince Mohammed bin Salman. Da allora, molte organizzazioni e individui per la difesa dei diritti umani, me compresa, chiedono giustizia. Per questo motivo ti chiedo di annullare la tua esibizione. Questa è un’opportunità unica per inviare un messaggio potente al mondo che il tuo nome e il tuo talento non saranno usati per ripristinare la reputazione di un regime che uccide i suoi oppositori”.

JUSTIN BIEBER, LA LETTERA DELLA FIDANZATA DI JAMAL KHASHOGGI: “LA TUA VOCE SARÀ ASCOLTATA DA MILIONI DI PERSONE”

Parole molto forti, quelle scritte dalla fidanzata di Jamal Khashoggi sul “Washington Post”, nella lettera aperta indirizzata a Justin Bieber. A queste, ne sono seguite altre: “Non ci sono dubbi sulle circostanze dell’omicidio di Jamal. Un’indagine delle Nazioni Unite ha definito l’assassinio un crimine internazionale e ha ritenuto responsabile l’Arabia Saudita. Anche l’intelligence Usa ha incolpato lo stesso principe ereditario”.

Infine, una precisazione: “So che ti dedichi ai tuoi fan e stai andando in Arabia Saudita per loro. Tuttavia, ci sono centinaia di sauditi, di tutte le età, origini e credenze religiose, che marciano in prigione, puniti per aver semplicemente espresso la loro opposizione alla spietata dittatura saudita del principe. Non cantare per gli assassini del mio amato Jamal. Per favore, parla e condanna il suo assassino, Mohammed bin Salman. La tua voce sarà ascoltata da milioni di persone”.





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