In attesa dell'inizio del Conclave rispunta l'oscura profezia di Malachia legata al nome del nuovo Papa "Pietro II il romano" che sarà l'ultimo

Nuovo Papa, mentre i cardinali si preparano a riunirsi in Conclave il prossimo 7 maggio 2025 per l’elezione, impazzano su web le previsioni sul possibile successore di Bergoglio. Oltre al classico toto-nomi però stanno rispuntando anche alcune leggende e profezie, relative a quello che dovrebbe essere considerato “l’ultimo Papa prima della fine del mondo”. In particolare è diventata virale nei giorni scorsi una predizione inquietante, attribuita a San Malachia, arcivescovo irlandese di Armagh, che più di mille anni fa avrebbe previsto la fine del mondo e il giorno del giudizio nel 2027, anno in cui si concluderà anche la storia del papato con l’ultimo pontefice eletto che si chiamerà Pietro.



Queste affermazioni sono contenute in un documento intitolato “Propethia Sancti Malachiae“, nel quale ci sono una serie di motti scritti in latino che descrivono i vari Papi, da Papa Celestino II fino a quello che viene considerato l’ultimo, in ordine il 112esimo chiamato “Pietro il Romano”, definito così nel testo: “Nella persecuzione finale di Santa Romana Chiesa ci sarà il regno di Pietro il Romano, che guiderà il suo gregge attraverso molte tribolazioni, al termine delle quali la città dei sette colli sarà distrutta e verrà il temuto Giorno del Giudizio, la Fine“.



La profezia di Malachia, le anticipazioni apocalittiche e i dubbi sull’autenticità del documento

La profezia di Malachia sul nuovo Papa che potrebbe essere l’ultimo, sta scatenando anticipazioni apocalittiche da parte dei media, specialmente quelli britannici, che si stanno concentrando sull’analisi di tutti i candidati sottolineando che, nonostante il nome Pietro non sia stato mai scelto da nessun eletto dopo il primo, ci sono attualmente alcuni cardinali che si chiamano così. Il Daily Mail ad esempio ha ipotizzato che il successore predestinato a guidare la chiesa fino alla fine potrebbe essere proprio Pietro Parolin, soprattutto perchè è italiano. Ma ha citato anche altri aspiranti con lo stesso nome come il ghanese Peter Turkson e l’ungherese Peter Erdo, entrambi favoriti anche nel mondo delle scommesse.



Tutto ciò ha riaperto l’attenzione sull’oscuro presagio di cui molti parlano, anche alla luce della situazione attuale, tra guerre e disordini a livello mondiale. È però doveroso segnalare che per molti storici, la profezia in questione sarebbe un falso, visto che il primo a parlarne fu il monaco benedettino Arnoldo Wion nel 1595, che disse di essere venuto a conoscenza della previsione di Malachia ma senza specificare dove si trovasse l’originale, per poi spiegare che si trattava di un manoscritto conservato nell’archivio segreto del Vaticano.