ANNOZERO/ Santoro si prende il merito di “Vieni via con me”, ma scivola dalla gru di Brescia

- Maestro Yoda

Santoro non si smentisce e celebra il suo format, che non ha rivali

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Oramai il vostro Yoda vorrebbe fare a meno di vedere Annozero. Nella sua vita ha analizzato troppa tv, e i meccanismi troppo scoperti alla fine lo annoiano a morte.

Ma dato che c’è in giro roba troppo modesta, spesso Santoro appare come “orbus rex in terra caecorum”. Il TG di Mentana non svetta perché il nuovo direttore abbia doti straordinarie, ma perché gli altri tg sono diventati talmente inguardabili da farlo sembrare grandioso. A pensarci bene “Vieni via con me” non ha alcuna invenzione, ma è un programma in cui le parole sembrano avere più senso, più tensione di tante parole in inutile libertà di altri programmi. Ci si può lamentare per il senso unico (politico) delle parole medesime, ma allora si provasse (da chi la pensa diversamente) a fare qualche analogo tentativo di segno politico diverso. E poi Benigni era semplicemente esilarante, nell’interpretazione del classico giullare capace di dire che il Re è nudo, soprattutto riguardo a piccole bugie che neanche un bambino…

Santoro ha cominciato prendendosi una parte del merito per aver creato il caso intorno a Saviano e Fazio. Solita tv saprofita, quindi, continuata saccheggiando – montandoli ad arte – diversi spezzoni del discorso di Fini, quelli più vibranti sdegno e accuse. Ora dovete sapere che il vostro Yoda ha frequentato a lungo le segrete stanze dei palazzi del potere, per cui a sentire proclamare “non ci interessano i posti” gli verrebbe solo e semplicemente da piangere… come a sentire Bocchino e Casini inneggiare a una politica diversa, che risolva il problema dei precari, della famiglia, delle tasse… avete notato che si va sempre per mazzetti di tre?

Non c’è molto da dire su una puntata cucinata in fretta con i soliti ingredienti: vecchi compagni di Berlusconi che appena si sono accorti che non se ne sarebbero mai più liberati lo vorrebbero ora morto, anche se ci hanno convissuto a lungo ripagati da posti e prebende per i “loro”…Va assolutamente ricordato in proposito uno splendido aforisma di De Michelis, che Yoda ascoltò circa 8 anni fa durante una cena romana: “Berlusconi è come uno circondato da molti affamati pitbull. Per tenerli buoni butta ogni tanto – e a ciascuno – un osso: una presidenza, un posto da consigliere, un sottosegretariato. Quando avrà finito gli ossi…lo divoreranno. E poi si sbraneranno tra di loro…”. Ditemi se questa profezia non si sta avverando…

 

Ma torniamo alla trasmissione: comincia a diventare un po’ stucchevole Belpietro, sempre pronto a rifugiarsi più nella difesa del galateo che nel merito dei fatti. Farebbe bene a prendersi un pò di riposo televisivo. Non giova proprio a grandi direttori come lui, Feltri e Sallusti scendere continuamente sul terreno del “il più pulito c’ha la rogna”, oppure “avrà sbagliato, ma altri hanno sbagliato uguale”. Ma se Di Pietro sta diventando un po’ stucchevole, Travaglio è semplicemente stomachevole. Sarà perché lavora gratis o perché è a corto di argomenti, ma il suo pistolotto è sempre più spesso costruito a base di notizie rincicciate e gag già sfruttate altre volte. Che dire degli altri?

 

La Costamagna è sempre un bel vedere, ma c’è piaciuta di più quest’estate quando ha rinunciato alle vacanze per tentare di fare insieme a Telese una tv sulle notizie… ma quando gli anchor-man (o woman) si invitano a vicenda, si capisce subito che lo fanno perché sanno che la trasmissione avrà poca forza di suo. Come al solito sono stati tirati improvvisamente a mezzo i disgraziati “sans papier” che hanno occupato la gru di Brescia.

 

Ma appena il sacerdote che in rappresentanza della curia bresciana stava riuscendo a far capire torti e ragioni, Santoro gli ha tolto subito la parola, perché – lo disse qualche puntata fa – se non c’è confusione non si fanno ascolti. Così avanti con le immagini di violenza e provocazione, per poi interromperle con un vibrante appello a “trovare soluzioni giuste che soddisfino tutti”! Catalano, da Arbore, non avrebbe potuto fare meglio.

 

Meglio ignorare del tutto Vauro, che insiste a fare vignette sulle disgrazie. Ma come si fa riderci su? Ci vuole proprio un gran pelo sullo stomaco…





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