La domanda di ieri sera nel programma di Gerry Scotti ha sollevato la curiosità su questo curioso animale, l’Aepyornis, chiamato anche “uccello elefante”. Si tratta di una specie estinta in Madagascar alla quale appartengono le uova più grandi mai ritrovate, la cui circonferenza superava il metro e la lunghezza circa 35 centimetri. Non è un caso se si tratta dei volatili considerati tra i più grandi mai esistiti. Il volume delle loro uova corrisponde a circa 150 uova delle tradizionali galline che tutti noi conosciamo. Ma da dove deriva l’appellativo di “uccello elefante”? Questo si riferisce in parte ad un aneddoto tratto dal Milione di Marco Polo in cui questi uccelli vengono paragonati ai mitologici grifoni. In questo caso però non si tratta di mezzo uccello e mezzo leone ma la loro somiglianza li avvicinerebbe di più ad un elefante, avendo ali “che coprono venti passi” e penne “lunghe dodici passi”. Simili agli struzzi ma molto più grandi queste creature si sono poi estinte molto probabilmente a causa della mano dell’uomo, in particolare per via della caccia intensiva. Ad aver contribuito alla loro scomparsa anche i cambiamenti climatici e le malattie introdotte da altri uccelli come polli e faraone. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
AEPYORNIS, UCCELLO ELEFANTE: ANIMALE CON LE UOVA PIÙ GRANDI
Questa volta a Chi vuol essere milionario è la domanda “Le più grandi uova ritrovate, appartengono a un animale estinto che abitava in Madagascar, L’aepyornis, chiamato “uccello…” dare la possibilità al concorrente Stefano di 33 anni di accedere al montepremi da 70 milioni di euro. Una domanda non facile che aveva le seguenti possibili risposte: a) Balena, b) Bisonte, c) Elefante, d) Toro. La risposta corretta in questo caso è proprio Elefante!. Vediamo qualche curiosità a riguardo: come erano fatte per essere così uniche? Le uova avevano lunghezza di oltre 35 cm e una circonferenza pensate di oltre un metro. Gli uccelli “L’aepyornis, uccello elefante” si estinsero a causa della caccia a cui furono sottoposti in quanto erano apprezzati per le loro carni.