Larve nel naso e nella trachea degli anziani ospiti de “La Quercia” di Borgo d’Ale, casa di riposo situata in provincia di Vercelli. E’ questo il ritrovamento fatto dai medici che a febbraio avevano visitato due pazienti, un uomo e una donna, successivamente trasportati all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli e deceduti durante il ricovero. Come riportato da Fanpage, sono cinque gli iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Vercelli, tra cui “il legale rappresentante della società che gestisce la struttura, Sereni orizzonti, il dirigente della macro-zona di cui fa parte la struttura, la direttrice, e il direttore sanitario della casa di riposo”. Nel fascicolo d’inchiesta, affidato al pubblico ministero Davide Pretti, si indaga per abbandono di incapace e maltrattamenti.
LARVE NEL NASO E NELLA TRACHEA DEGLI ANZIANI
Il più grave dei due pazienti della casa di riposo “La Quercia” di Borgo d’Ale in provincia di Vercelli era un uomo cui era stata praticata una tracheotomia. I medici avevano individuato delle larve in fondo alla trachea, che presumibilmente erano entrate nell’organismo proprio sfruttando la “breccia” rappresentata dalla ferita della tracheotomia. L’uomo si era spento alcuni giorni dopo il ricovero, sebbene l’autopsia avesse escluso che il decesso fosse stato determinato da quei corpi estranei. Per quanto riguarda la donna, invece, le larve si erano insediate nelle narici. Dopo quella scoperta, l’Asl di Vercelli aveva fatto scattare ripetuti controlli all’interno della struttura, cui si erano aggiunte anche le ispezioni dei Nas. Nei controlli dell’Asl erano emerse condizioni igieniche irregolari, caratterizzate da locali non climatizzati oltre che dall’assenza di zanzariere per impedire l’ingresso degli insetti nelle stanze.