Lavori edilizi 2025 con una consultazione valida entro metà febbraio. Sono contenute degli iter e delle semplificazioni importanti.
Fino ad oggi le rivisitazioni sui lavori edilizi 2025 non hanno dato dei grandi risvolti. Tuttavia febbraio è il mese clou in quanto il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti valuterà minuziosamente le discipline e normative proposte in materia delle costruzioni e dell’edilizia. Revisionare il testo unico non sarà semplice, motivo per cui la Consultazione durerà fino alla metà del mese.
Il Mit ha già trascritto venti punti tematici e cruciali da analizzare individualmente, ritenendoli prioritari e comunque un’ottima base di partenza per la revisione del documento edilizio. Nel momento in cui il Ministero invita gli stakeholders, essi dovranno attenersi a delle regole specifiche.
Lavori edilizi 2025: consultazione fino a metà mese
La consultazione sul decreto che sancisce le normative dei lavori edilizi e che coinvolge i cosiddetti “stakeholders“, prevede delle direttive specifiche. Essi ad esempio, devono selezionare 3 argomenti prioritari ed esporre le loro presunte criticità e la potenziale soluzione.
A fronte dei riscontri e dei pareri raccolti si passa alla consultazione di quanto emerso (con scadenza il 21 febbraio 2025). L’obiettivo è garantire una riforma che possa soddisfare e semplificare le procedure nell’ambito edilizio e di sanatoria, proprio come è già successo recentemente con l’attuazione del Decreto Salva Casa desiderato dal Ministro Salvini.
Una prima novità potrebbe riguardare l’abolizione della cosiddetta “doppia conformità“. A differenza della normativa precedente, quando era necessario accertarsi sia delle norme urbanistiche (all’epoca in vigore) e sia di quelle edilizie (dal momento in cui veniva proposta la pratica), con il nuovo Decreto sarà sufficiente rispettare quelle edilizie e quelle urbanistiche ma realizzate sul momento, e con decorrenza sempre a partire da quando si inoltra la domanda.
Il ministero sottolinea la differenza tra i due termini: per norme edilizie si intendono quegli interventi mirati a costruire unità antisismiche, le tecniche adoperate per costruire e altre misure inerenti all’attività di costruzione. Per norme urbanistiche invece, comprendono sia gli strumenti che la normativa disposta dal Comune di riferimento.
Un’unica sanatoria
Un primo esempio di semplificazione procedurale, riguarda la possibilità per i contribuenti di poter inviare una sola pratica di sanatoria direttamente al Comune, evitando di dispensare energie e soldi in molteplici pratiche.
A fronte dell’arrivo del Decreto ufficiale si stabilirà l’ammissibilità massima di percentuali tollerabili rispetto alla procedura da dover sanare, che potrebbe variare tra il due e il sei per cento.
