Ancora tensioni a Milano a poche ore dalla fiducia incassata dal governo al Senato sul Jobs Act. Circa venti militanti dei centri sociali hanno occupato qualche ora fa l’atrio della sede della agenzia interinale Manpower in via Rossini. “Ieri fiducia…Oggi vendetta! Boicottiamo il Jobs act, sabotiamo il lavoro gratis”, recita lo striscione esposto davanti all’ingresso. Non si sono registrati scontri, ma i manifestanti hanno acceso fumogeni e imbrattato i muri vicini con slogan contro il Jobs Act ed Expo. “No jobs act, no al volontariato Expo”, si legge su un altro striscione affisso nell’atrio occupato dai militanti.
Dopo il voto favorevole del Senato in terza lettura, la legge delega numero 1428, meglio nota come Jobs Act, è stata definitivamente approvata dal Parlamento. Vediamo quali sono le principali novità su cui si chiederà al Governo di intervenire con dei successivi decreti attuativi.
Articolo 18 e licenziamenti In caso di licenziamento economico illegittimo non ci sarà più la reintegra del lavoratore, ma solo un indennizzo che varierà a seconda dell’anzianità di servizio. In caso di licenziamento disciplinare, la reintegra sarà limitata e specifici casi da individuarsi in uno dei decreti attuativi. Resta invece l’obbligo di reintegra per i licenziamento discriminatori.
Collaborazioni Si chiede al Governo di procedere al riordino delle forme contrattuali esistenti. Sembra certo che le collaborazioni a progetto e continuative verranno superate e resteranno in vigore contratti a tempo indeterminato con tutele crescenti, apprendistato e contratto a tempo determinato.
Cassa integrazione e Aspi Per gli ammortizzatori sociali ci saranno dei cambiamenti. La Cig non ci sarà più per aziende che cessano l’attività o per rami aziendali che vengono chiusi. Per gli altri casi, la Cig verrà attivata solo quando si sarà esaurita la possibilità di utilizzare i contratti di solidarietà. Il sussidio prevalente sarà quindi costituito dall’Aspi, introdotta dalla riforma Fornero, che viene ampliata anche ai co.co.pro. e che avrà una durata crescente a seconda della durata della carriera lavorativa di chi diventa disoccupato. Nel frattempo si darà un’accelerata all’avvio dei Fondi di solidarietà bilaterali, in quei settori che ancora ne sono sprovvisti.
Semplificazione burocratica Ci sarà una semplificazione e razionalizzazione delle procedure per l’attivazione e la gestione di un contratto di lavoro.
Demansionamento In caso di ristrutturazione, riorganizzazione o conversione aziendale, prevedendo dei limiti alla modifica di inquadramento, si potrà cambiare la mansione di un lavoratore, nell’interesse della tutela del suo posto di lavoro.
Controlli a distanza Verranno rivisti tenendo conto dell’evoluzione tecnologica. Le nuove norme riguarderanno gli impianti e non i singoli lavoratori.
Agenzia nazionale per l’occupazione Partecipata da Stato, Regioni e Province autonome coordinerà l’attività dei Centri per l’impiego sul territorio nazionale, così da garantire politiche attive più efficaci. Coordinata con l’Inps, avrà anche il compito di erogare l’Aspi.
Agenzia unica per le ispezioni Con un maggior coordinamento tra Inps, Inail e ministero del Lavoro, verranno razionalizzate le attività ispettive, prevedendo anche collaborazioni con le Asl e le Arpa locali.