Dopo la Cgil anche la Cisl è intervenuta per provare a districarsi con i tanti nodi sul tavolo delle trattative per il rinnovo dei contratti statali: uniformemente c’è una sorta di “ok” di massima alle ultime mosse del Governo e del Ministero Pa, ma c’è anche la necessità di dare finalmente ragione all’accordo del 30 novembre scorso. «Apprendo con positività la volontà del Ministro Madia di giungere ad un accordo entro l’anno. Il Governo, nell’attuale tornata contrattuale, ha l’occasione di dare risposte ai bisogni di quelle persone che rappresentano la spina dorsale dei servizi pubblici del Paese, dando seguito agli impegni presi il 30 novembre con le organizzazioni sindacali», spiega Maurizio Petriccioli, Commissario della CISL FP. I problemi restano e purtroppo sono annosi, come spiega lo stesso Petriccioli: «Nel 2015 sono stati spesi 12,6 miliardi in meno rispetto al 2009. Sono risorse sottratte con le misure di austerità, con le politiche di spending review e da un blocco della contrattazione che, dal triennio 2010-2012, è stato costantemente prorogato, peggiorando la qualità della vita delle lavoratrici, dei lavoratori e delle loro famiglie durante gli anni più duri della crisi economica», si legge nella nota pubblicata da AgenParl.
ULTIME NOTIZIE SUL RINNOVO DEI CONTRATTI STATALI
NUOVE ASSUNZIONI IN POLIZIA E VIGILI DEL FUOCO
Ieri sera è arrivato l’annuncio atteso dal Ministro Madia sui nuovi assunti nel comparto delle Forze dell’Ordine, in aggiunta ai concorsi esistenti e che nei prossimi mesi porteranno nuova linfa alle varie categorie delle Forze dell’Ordine italiane. «Firmato decreto assunzioni straordinarie #ForzediPolizia e #VigilidelFuoco: 2.739 nuovi assunti. Presto ne seguiranno altri», spiega su Twitter il ministro della Pubblica Amministrazione. Finalmente sono state sbloccate quelle risorse che sembravano ad un certo punto ferme e inutilizzabili, esattamente come sta accadendo sul fronte dei contratti statali. L’ultima legge di Bilancio ha dunque trovato un nuovo fondo che permette alle amministrazioni comunali di prendere nuove leve oltre a quelle programmate via concorsi e via assunzioni pregresse. Come spiega il Mattino quest’oggi, «Entro settembre, inoltre, il ministero elaborerà le linee guida attraverso le quali verranno assorbiti i precari di lungo corso. Le misure viaggeranno su un doppio binario: assorbimento dei precari storici e nuove modalità di reclutamento».
REPLICA SINDACATI ALL’ARAN
Mentre l’Aran ha dato appuntamento al prossimo 31 agosto con il nuovo tavolo di trattative per il rinnovo dei contratti statali, i sindacati presenti alle trattative dello scorso 2 agosto hanno da un lato sostenuto e apprezzato l’impegno del ministero Pa di voler aprire contemporaneamente tutti i tavoli sui vari comparti della Pubblica Amministrazione, «Apprezziamo la proposta dell’Aran di calendarizzare già per la fine del mese la ripresa dei confronti per giungere al rinnovo dei contratti pubblici». D’altro canto, il problema anche per i sindacati è che la situazione rimarrà “in stallo” fino a che non si avranno gli esiti della prossima Manovra Economica. Il rischio insomma è che anche ad agosto e settembre bisognerà arrivare ad accordi non definitivi dato che mancano le garanzie sulle coperture generali dell’aumento a 85 euro di media per ogni dipendente pubblico. «Le lavoratrici e i lavoratori attendono ormai da troppi anni il giusto riconoscimento del proprio lavoro e, con i rinnovi contrattuali, non intendono sottrarsi alla sfida del rinnovamento della Pubblica Amministrazione», conclude la nota il segretario confederale della Cgil Franco Martini. Un “tarallucci e vino” per ora che rimanda a fine agosto una prima “resa dei conti”: le associazioni dei dipendenti pubblici hanno lamentato un altro rinvio e la speranza è che non venga fatto anche nei prossimi due mesi.
ARAN, “BUONI SEGNALI”
La “corte” si aggiorna. Si è chiuso pressapoco così il nuovo tavolo indetto ieri all’Aran tra sindacati e ministero Pa sul rinnovo dei contratti statali: le trattative sono continuate ma di primi punti “portati a casa” ancora non ci siamo. La riunione ha dato il via a tutti i tavoli di contrattazione con i sindacati per i 4 comparti principali della Pubblica Amministrazione, ma ha di fatto concluso che dal prossimo fine agosto, alla ripresa dei tavoli di trattative, i negoziati riprenderanno dal comparto centrale (con addirittura 3 tavoli tematici dedicati). Dopo 8 anni di attesa, non un buonissimo segnale l’ennesimo rinvio: per l’Aran però non tutto è da buttare, visto che «ci sono segnali incoraggianti rispetto agli impegni presi dal governo nell’accordo con i sindacati del 30 novembre, ci sono le condizioni affinché con la prossima manovra vengano stanziate le risorse per un aumento di 85 euro mensili». Sono le parole del presidente Sergio Gasparrini che ha cercato anche di rassicurare i dipendenti pubblici sui fondi per i rinnovi dei contratti statali, come chiesto dai sindacati nazionali. Come riporta Firenze Post, «i negoziati infatti riprenderanno il 28 agosto, con nuovo tavolo generale, rivolto a tutti i comparti. A stretto giro, il 31 agosto, si avvierà il tavolo tematico per le funzioni centrali, gli statali in senso stretto, che ha per oggetto i rapporti di lavoro, incluse le sanzioni disciplinari».