Oggi 5 settembre è organizzato a Roma lo sciopero nazionale dei lavoratori della Securpol Group, organizzato dall’Ugl Sicurezza Civile dopo la grave crisi in cui versa la maxi azienda di vigilanza privata. In sostanza, a seguito delle mancate risposte da parte dell’amministrazione straordinaria dell’istituto di vigilanza privata e del Tribunale per il pagamento degli stipendi, i lavoratori scendono in piazza Esquilino a Roma dalle 9 fino alle 13 per protestare contro la crisi gravissima dell’azienda. «I dipendenti, infatti, essendo senza stipendio da tre mesi, non possono andare a lavorare perché non hanno soldi né per pagarsi la benzina né per i mezzi pubblici, tantomeno per le spese familiari. Vogliamo sapere la verità per metterci subito alla ricerca di alternative, perché non abbiamo tempo da perdere, la disperazione continua a montare», racconta il segretario nazionale Ugl Enrico Doddi, che dal 31 agosto addirittura si è incatenato fuori dai cancelli della Securpol a Fiumicino iniziando lo sciopero della fame. «Inaccettabile è il silenzio dell’azienda e di gran parte della politica nazionale e locale di fronte a questa gravissima situazione».
BLOCCO ESAMI AL POLITECNICO DI TORINO
Prosegue la battaglia dei docenti e professori universitari contro il mancato adeguamento stipendiale, tramite l’unico strumento in mano loro, lo sciopero esami in molte Università italiane. Dopo le proteste dei primi giorni dopo le vacanze estive, oggi con tanti appelli d’esame che iniziano in vari Atenei: in particolare, è il Politecnico di Torino a segnalare i maggiori disagi per i tanti studenti che si ritrovano senza il loro appello d’esame e senza il proprio professore. «Lunedì inizieranno gli esami al Politecnico di Torino e inizierà anche l’annunciato sciopero dei professori. Siamo oltre un terzo, pari a 254, ma siamo certi – scrivono in una nota i docenti torinesi – che l’adesione sarà molto più alta».
Nella nota si illustra anche il contenuto stesso dello sciopero: non è solo un problema di sciopero, «chiediamo con forza una serie di iniziative ritenute necessarie per non allargare ancora di più il gap con i sistemi universitari degli altri paesi europei, oramai sempre più lontani a causa delle politiche di continuo disinvestimento che ha dovuto subire il nostro paese negli ultimi 10 anni». In particolare, i professori del Politecnico assieme ad altri colleghi in tutta Italia, richiedono di investire maggiormente sul sostegno al diritto allo studio, sulla residenziali universitari e nelle politiche mirate all’aumento del numero dei laureati. Da ultimo, ovviamente, «provvedere celermente al rinnovo del contratto del personale contrattualizzato dell’Università».
SCIOPERO MONDIALE DEI FAST FOOD
Oggi è la Giornata Internazionale dei lavoratori nei fast food: non è uno scherzo, esiste per davvero e per questo motivo i lavoratori in tanti Paesi occidentali e non hanno deciso di scendere in piazza per protestare contro i contratti nazionali scaduti e mai rinnovati, i salari non certo alti e in molti casi l’abbassamento dei diritti cardine. McDonald’s, Burger King e tutti gli altri, oggi lo sciopero dei fast food fa il giro del mondo e arriva anche in Italia: come spiega Il Fatto Quotidiano, le proteste da noi saranno «a Milano, in programma dalle 9.30 un flash mob nel piazzale antistante la Camera del Lavoro Cgil e, contemporaneamente, a Roma, si farà volantinaggio alla Stazione Termini». I motivi dello sciopero sono spiegati da Luca De Zolt della segreteria nazionale Filcams Cgil, sempre ai colleghi de Il Fatto: «Protestiamo contro scarso numero di ore, salari non adeguati, part-time forzato e l’utilizzo sempre più importante dei voucher, tutti fattori che fanno aumentare il livello di precarietà».