L’Ape volontaria, ha fatto sapere l’Inps, è finalmente pienamente funzionante. E la notizia viene accolta con favore anche da Cesare Damiano, che non dimentica di evidenziare come il sistema entri a regime con grande ritardo e soltanto grazie alla mosse di Intesa Sanpaolo che ha aderito, insieme a Unipol e Allianz sul lato delle assicurazioni, all’accordo quadro predisposto dal Governo. “A differenza dell’Ape sociale, destinata alle 15 categorie dei lavori gravosi e che è totalmente gratuita, in questo caso c’è da sostenere il costo del rimborso del prestito ventennale e dell’assicurazione. Si tratta però di oneri limitati, agevolati dalle previste detrazioni fiscali al 50% della quota interessi e della copertura assicurativa”, ricorda l’ex ministro del Lavoro in un nota, che chiude con una richiesta al nuovo Governo che verrà: rendere strutturale l’Anticipo pensionistico, sia nella sua formula volontaria che in quella social.
INPS, PER L’APE VOLONTARIA TUTTO RISOLTO
Il Corriere della Sera ha pubblicato una lettera ricevuta da un proprio lettore che segnala come sia impossibile presentare domanda per accedere all’Ape volontaria. Loris Trentin, che ha quasi 66 anni, vorrebbe poter utilizzare l’Anticipo pensionistico, ma “i patronati assistono solo nel fare la pre-domanda all’Inps affinché questa possa attestare che vi si sono i requisiti per la domanda, poi abbandonano i pensionandi che devono procedere da soli, munendosi di Spid di 2° livello e vagare, con il pc, in un ginepraio di regole ed eccezioni, e contattare istituti di credito e assicurazioni per concretizzare la (finta?) possibilità di anticipare la pensione”. Il lettore segnala anche di aver scoperto che “i possessori dello Spid non possono fare la domanda perché il sito Inps non è ancora abilitato”. Una situazione che, stante l’annuncio di ieri dell’Inps, dovrebbe essere stata fortunatamente risolta.
APE VOLONTARIA, INPS ACCETTA LE DOMANDE
Importante novità dall’Inps in tema di pensioni. È infatti attivo il servizio online per la presentazione della domanda per l’Ape volontario. In una nota l’Istituto nazionale di previdenza sociale ha fatto sapere che ciò è stato possibile grazie all’adesione agli accordi quadro relativi all’Ape volontario da parte di IntesaSanPaolo e delle assicurazioni Unipol e Allianz. “Gli interessati che hanno ottenuto la certificazione del diritto da parte dell’Inps, utilizzando l’identità digitale Spid almeno di secondo livello, possono inviare la domanda di accesso all’Ape volontario”, nella quale dovrà essere indicato sia “l’istituto finanziatore cui richiedere il prestito, sia l’impresa assicurativa alla quale richiedere la copertura del rischio di premorienza”, si legge nel comunicato dell’Inps. Il quale specifica anche che “coloro che hanno maturato i requisiti di accesso all’Ape volontario nel periodo compreso tra il 1° maggio e il 18 ottobre 2017, al fine di ottenere l’anticipo finanziario comprensivo dei ratei arretrati maturati, devono presentare la domanda di accesso entro il 18 aprile”.
APE VOLONTARIO SBLOCCATO DA INTESA SANPAOLO
Intesa Sanpaolo ha fatto sapere con una nota che sarà la prima banca a finanziare le richieste dei Ape volontario. Un passo avanti importante per rendere effettivamente operativo l’Anticipo pensionistico per quanti, compiuti i 63 anni di età, e con un’anzianità contributiva almeno ventennale, vogliano, tramite prestito bancario, avere modo di anticipare la quiescenza. Accedere all’Ape consente tra l’altro di continuare a lavorare anche part-time e quindi potrebbe risultare di effettivo interesse per gli italiani. L’Inps ha cominciato già a rendere possibile la presentazione della domanda per ottenere la certificazione dei requisiti minimi necessari, corrispondente al primo step per poter arrivare alla vera e propria domanda per ottenere l’Anticipo pensionistico da restituire poi una volta in pensione con una trattenuta ventennale.
LANDINI ANNUNCIA AZIONI SULLA LEGGE FORNERO
Maurizio Landini è stato intervistato da Il Giorno e ha spiegato che tra gli iscritti ai sindacati, sia Cgil, che Cisl che Uil indubbiamente ci si stata una preponderanza di voti verso la Lega e il Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni. Il sindacalista ha poi annunciato che a breve si terranno degli incontri con i gruppi parlamentari volti a cambiare il Jobs Act e la Legge Fornero, perché “bisogna ridare diritti a chi lavora, a parità di lavoro parità di diritti e retribuzioni, con le pensioni che restano una ferita aperta”. Secondo il Segretario confederale della Cgil, la Quota 41 non basta a risolvere il problema delle pensioni, perché bisogna pensare al futuro previdenziale dei giovani e al fatto che un sistema puramente contributivo è troppo penalizzante e non esiste in altre parti del mondo. Landini ha poi evidenziato la necessità di investimenti per creare lavoro.
IL MOVIMENTO OPZIONE DONNA SCRIVE A MATTARELLA
Il Movimento Opzione donna ha scritto una lettera aperta a Sergio Mattarella e “a tutte le Forze politiche dell’arco parlamentare a vario titolo coinvolte nella ricerca dell’equilibrio governativo”, ricordando l’importanza della misura sperimentale di pensionamento anticipato per le donne. “È urgente provvedere ad una riforma del sistema previdenziale restituendo un accesso pensionistico dignitoso e ‘a misura di Donna’, che contempli cioè la flessibilità, attuando contemporaneamente la suddivisione della spesa pensioni/assistenza”, si legge nella lettera, in cui si evidenzia come siano state fatte alcune ipotesi di intervento, ma senza prendere in considerazione “il tema della Proroga di Opzione Donna, che è l’unica misura già esistente rispondente ai bisogni delle Donne le quali, com’è ben noto, non sono in grado di raggiungere i requisiti proposti dalle nuove ipotesi formulate. È per questo che essa dev’essere presa subito in considerazione e prorogata nell’immediato”.
LE PAROLE DI ELSA FORNERO
Elsa Fornero è stata ospite di Radio Cusano Campus e ha parlato anche delle baby pensioni, un tema di cui si è dibattuto molto poco rispetto alla riforma delle pensioni che porta il suo nome. “Fu un errore nato proprio da illusioni politiche. Qualcuno pensava che bastasse promettere per fare felici le persone. Quando ero Ministro mi sono chiesta se si potesse ancora agire su queste pensioni, che oggi sono basse e destinate a persone che nel tempo sono diventate anziane. Bisognerebbe fare un’opera al setaccio per togliere la pensione a chi ha un patrimonio importante e quella pensione non se l’è guadagnata. Ma è difficile andare a correggere errori del passato”, ha detto l’ex ministra del Lavoro, che ha anche dedicato un passaggio del suo intervento alle promesse elettorali di cui si sente parlare meno nelle ultime settimane in cui si è entrati nel vivo delle trattative per arrivare alla formazione di un Governo. “Diciamo che è cominciato il bagno di realismo. Un conto è promettere, un altro è fare davvero le cose”, ha detto, spiegando come dal suo punto di vista in campagna elettorale si tendano a nascondere le difficoltà.
“Spero che il Presidente Mattarella sia sufficientemente fermo per chiedere e ottenere un Governo che abbia un programma ragionevole, realistico, che vada incontro alle esigenze più sentite. E tra le esigenze più sentite non c’è la cancellazione di riforme”, ha aggiunto, prima di dire di non nutrire alcuna fiducia sulle capacità politiche di Matteo Salvini. “È stato eletto, se avrà la maggioranza governi, provi a fare le cose che ha detto sperando che non faccia troppi danni”, sono state le parole della Fornero.