NUOVO RICHIAMO DEL FMI ALL’ITALIA
Il Fondo monetario internazionale si dice fiducioso che il prossimo governo italiano non invertirà la rotte sulle riforme, ma avverte comunque il nostro Paese sui problemi che ci sarebbero in caso di un dietrofront su questo terreno. Poul Thomsen, responsabile del Dipartimento Europa del Fmi, ha ricordato che “l’Italia ha portato avanti delle importanti riforme negli ultimi anni: dalla riforma del lavoro a quelle delle pensioni. E questa è una delle ragioni per cui è cresciuta in modo robusto negli ultimi due anni e ha approfittato della ripresa europea”. Secondo quanto riportato da Ansa, l’economista ha sottolineato che nonostante la solida ripresa, ci sono molti paesi che “non ne stanno approfittando per portare avanti le riforme”. In ogni caso, ancora una volta, arriva un richiamo da un organismo internazionale a non mettere mano al sistema pensionistico.
INDEBITA EROGAZIONE PER ANZIANI COMASCHI
I dati Inps sulle pensioni hanno fatto emergere che in Italia ci sono parecchi assegni di importo molto basso. Se c’è chi cerca di farsi bastare gli euro incassati per arrivare a fine mese, c’è anche chi intasca l’assegno sociale pur avendo un patrimonio all’estero. La Provincia di Como riporta il caso di otto comaschi over 75 che percepivano l’assegno sociale pura avendo conti in banche svizzere. Soltanto sei anziani, viene specificato, sono indagati per indebita erogazione, visto che gli altri due sono rimasti sotto le soglie che evitano conseguenze penali. Per quest’ultimi, dunque, scatteranno solo sanzioni amministrative. Complessivamente, l’indebita erogazione ammonterebbe a circa 250.000 euro e viene citato il caso di una vedova con 250.000 euro in conti svizzeri, mentre percepiva la pensione sociale in Italia o di un artigiano con ben 600.000 euro oltreconfine.
LE RICHIESTE DI DAMIANO
Le parole di Susanna Camusso sulla necessità di un intervento sul sistema pensionistico italiano vengono promosse da Cesare Damiano, secondo cui la Segretaria generale della Cgil “ha fatto bene a richiamare il tema delle pensioni perché, dopo i botti della Lega in campagna elettorale sulla ‘cancellazione della Fornero’, è calato il silenzio”. L’ex ministro del Lavoro ha spiegato di avere “già suggerito a Martina di aggiungere questo quarto punto alle priorità del Pd. Le correzioni realizzate nella scorsa legislatura vanno continuate per rendere più equo il sistema: nona e definitiva salvaguardia per gli esodati; prosecuzione, oltre il 31 dicembre 2015, della sperimentazione di Opzione Donna; accesso alla pensione per chi ha 41 anni di contributi; pensione contributiva di garanzia per i giovani”. Dal canto suo ha ribadito, con evidente riferimento alla Legge Fornero, che “non tutto si può cancellare, ma molto si può correggere: questa è la nostra proposta non demagogica”.
Quale che sarà il prossimo governo, Damiano gli indirizza un suggerimento: “utilizzare le risorse non spese delle 8 salvaguardie e di Opzione Donna: si tratta di almeno 2 miliardi, già stanziati a suo tempo, da far ritornare nelle tasche dei pensionati”. E anche Carmelo Barbagallo sembra intenzionato a chiedere al nuovo esecutivo di lasciare più soldi nelle tasche dei pensionati. Secondo quanto riportato da Adnkronos, il Segretario Generale della Uil, partecipando al Congresso nazionale della Uiltucs, ha detto che “bisogna ridurre le tasse sui salari e sulle pensioni: sarà questa la nostra prima rivendicazione nei confronti del prossimo Governo”.